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Pubblicato il 13/05/2014 23:11

Cassa integrazione a rischio per la Alimonti

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La mancanza di un documento e fa rischiare di perdere la cassa integrazione e di finire tra l'esercito dei disoccupati i 90 dipendenti del molino Alimonti di Ortona. L'annuncio arriva dal segretario regionale della Fai Cisl Abruzzo Molise, Franco Pescara e dall'esponente della Flai CGIL Abruzzo, Ada Sinimberghi, i quali minacciano azioni di protesta anche eclatanti se la situazione non si dovesse sbloccare. I lavoratori da 5 anni vivono una situazione drammatica: dopo 5 anni di CIG, dallo scorso mese di dicembre la Alimonti e' in regime di concordato preventivo.

"Abbiamo sottoscritto un ulteriore periodo di cig straordinaria di 6 mesi in attesa di un riavvio del molino - affermano Pescara e Sinimberghi - che e' stata sospesa dal ministero del Lavoro in attesa di una dichiarazione da parte del commissario liquidatore e del tribunale in cui si attesti l'interesse all'acquisto o all'affitto dell'azienda.

"In mancanza di questa dichiarazione da fare in tempi stretti", proseguono i sindacalisti, "i lavoratori, circa 90 compresi quelli di Roma, perderebbero la cigs e si ritroverebbero disoccupati. Nel chiedere a chi deve redigere questo documento di farlo a breve, ci preme avvertire che non permetteremo a nessuno di far perdere questa opportunita' ai lavoratori dichiarando da subito, che siamo pronti a percorrere tutte le strade a nostra disposizione,anche le piu' dure, affinche' i lavoratori ottengano quello che gli spetta e che gli e' stato gia' riconosciuto dal ministero del Lavoro".

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