Per ciò che concerne il sistema della garanzia, "l'attuale governo regionale ha posto in essere una riforma epocale che consentirà a regime di avere garanzie efficaci e rispondenti alle esigenze del mondo bancario". Lo ha affermato l'assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, intervenendo sul rapporto banche e imprese. "Solo la scelleratezza di chi si ostina a non accettare la necessaria riforma in essere - ha aggiunto - può ostacolare la sua efficacia, e ciò solo perché interessi personalistici sono ritenuti più importanti di quelli generali, che consistono nel fornire solide garanzie, e più efficaci, per l'accesso al credito. A ciò aggiungo che non sarebbe male intervenire a livello centrale, lavorando con le altre Regioni, sulla leva fiscale, ovverosia detassare i rendimenti finanziari dei depositi dei consorzi fidi, nella misura in cui essi siano destinati interamente alla concessione di garanzie".
Per quanto riguarda le fondazioni bancarie e il ruolo attivo che esse stesse possono avere nel sistema bancario Castiglione ha detto che "penso che esse debbano porre più attenzione al mondo che produce piuttosto che aumentare il proprio assetto patrimoniale, fatto questo che in nessun caso risolve il problema credito. Non è assurdo pensare che le fondazioni possano destinare fondi ai consorzi fidi locali, forti patrimonialmente, almeno per quelle iniziative sociali ed economiche compatibili con i loro statuti. Per ciò che concerne il tema centrale relativo al numero e all'operatività delle banche presenti sul territorio, sarebbe auspicabile arrivare ad un'unica e solida banca regionale, con le quattro casse di risparmio che siano in grado di affrontare le sfide che abbiamo davanti. Diverse volte questo tema è stato affrontato nel corso degli anni, ma alla sfida aggregativa ha sempre prevalso la spinta centrifuga e la visione localistica e territoriale di ognuna di esse. Ma la partita delle banche locali è di tutti, gli istituti di credito nazionali possono essere valutati positivamente solo se pongono in essere una valida piattaforma di confronto con il territorio, senza sostituirsi ad esso, date le sue peculiarità e le sue microeconomie". Al fine di rendere più efficiente il sistema creditizio, "il governo regionale ha istituito il Tavolo sul credito all'interno del Patto per lo Sviluppo. Ma penso occorra andare oltre, verso la sua autoregolamentazione creando un osservatorio regionale delle banche con funzioni di censimento delle istituzioni presenti, di supporto alla clientela, di divulgazione delle singole iniziative presenti sul territorio, di promozione legislativa verso l'ente Regione, per quanto di sua competenza, ed ancora di monitoraggio dell'applicazione degli effetti di legge nazionale e regionali sul sistema creditizio, per verificarne se producono gli effetti desiderati".
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