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Pubblicato il 21/05/2015 18:06

Cementificio di Pescara verso la chiusura dell'attività

"Il 19 maggio 2015 presso il Ministero del Lavoro e' stato dichiarato da parte di Sacci SpA la cessazione dell'attivita' del cementificio di Pescara". Lo rende noto la Fillea-Cgil, sottolineando che "la decisione e' avvenuta nell'ambito del ritiro della procedura di mobilita' per licenziamento collettivo riguardante gli stabilimenti che producono cemento quali, Castelraimondo  Pescara, Livorno e Roma, nonche' gli impianti della divisione calcestruzzi". "Il cementificio di Pescara, a differenza di quelli di Macerata, Livorno e della sede di Roma non ha avuto lo stesso trattamento", sottolinea il sindacato, che parla di "differenza non formale, ma sostanziale per i 34 lavoratori del cementificio di Pescarae degli impianti di calcestruzzo. Ancor prima di ottenere il concordato preventivo, richiesto da parte di Sacci SpA al Tribunale di Roma - afferma il segretario della Fillea Cgil di Pescara, Massimo Di Giovanni - per tentare di salvare il Gruppo Sacci si e' deciso di dismettere il solo cementificio di Pescara, insieme agli impianti di calcestruzzo". "Quando il 25 maggio partira' la Cigs per cessazione attivita' - spiega Di Giovanni - Sacci ha gia' decretato che nell'eventuale piano di salvataggio non e' ricompreso il cementificio di Pescara, decretando conseguentemente tra 12 mesi, se nulla accadra', la chiusura, la cessazione dell'attivita', appunto. La direzione Sacci non ha voluto, quindi, nonostante vi fossero possibilita' tecniche per farlo, far rientrare anche il cementificio di Pescara in una Cigs per crisi aziendale, come e' stato fatto per altri stabilimenti". "Questo epilogo - osserva il segretario - riteniamo sia ingeneroso e affatto rispettoso dei lavoratori del cementificio di Pescara che hanno dato molto a Sacci e al territorio".

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