La sezione agroalimentare unificata di Confindustria Chieti Pescara ha presentato stamani lo "Sportello Qualita' Abruzzo", uno strumento per certificare la qualita' dei cibi abruzzesi. Il cavalier Filippo Antonio De Cecco, in veste di presidente della sezione agroalimentare di Confindustria Chieti Pescara, ha spiegato l'importanza dello Sportello, un utile alleato per certificare la qualita' dei cibi abruzzesi e per supportare i produttori, i trasformatori e i distributori dei prodotti dell'intera filiera agroalimentare dell'Abruzzo nella competizione sui mercati nazionali ed internazionali. E' intervenuto l'assessore all'Agricoltura della Regione Abruzzo, Dino Pepe, il quale ritiene che lo Sportello sia uno strumento essenziale per la filiera. "Un nuovo concetto di salubrita' che permettera' all'Abruzzo di presentarsi sui mercati internazionali con la giusta competitivita'. Con orgoglio - ha affermato - possiamo dire che il nostro settore e' in salute e vogliamo che continui ad esserlo. Il progetto nasce in Confindustria Chieti Pescara, ha gia' il supporto di Confindustria Abruzzo ed ha suscitato l'interesse da parte di Coldiretti regionale, e dovra' svilupparsi in tutto il territorio abruzzese. Miriamo a coinvolgere i micro, piccoli, medi e grandi produttori ed imprese". Le caratteristiche e le potenzialita' dello Sportello Qualita' Abruzzo sono state descritte da Giuseppe Patat - responsabile R&D e Marketing Strategico TQF e amministratore unico di EthicsGo srl e da Francesco Romani - amministratore delegato di Total Quality Food Consultants srl. Obiettivo principale dello Sportello sara' quello di promuovere e sviluppare, a livello nazionale ed internazionale, l'identita' e gli elementi distintivi dei prodotti agroalimentari abruzzesi, partendo dalle qualita' sensoriali per arrivare ad una comunicazione emozionale caratterizzata dalla certificazione di qualita'. Per quanto riguarda i mezzi finanziari, Confindustria Chieti Pescara ospitera' lo Sportello ed ha accettato il peso di coordinare i lavori ma sin da ora e' chiaro che servira' il contributo concreto delle Istituzioni e dei privati.
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