La fusione tra l'Unione industriali di Pescara e l'associazione degli industriali di Chieti, sancita per incorporazione da un notaio, passa in secondo piano per l'assenza del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che era annunciato e atteso per la cerimonia, scatenando le critiche degli abruzzesi. "Ci siamo rimasti molto male - ha commentato il presidente teatino, Paolo Primavera - anche perche' e' una data concordata con lui. Essere tra le prime organizzazioni territoriali a livello nazionale nei processi di fusione, e' un progetto fortemente voluto anche da Confindustria nazionale. Pero' noi andiamo avanti e guardiamo a casa nostra e cerchiamo di portare avanti i nostri obiettivi e la nostra efficienza. Della sua assenza - ha aggiunto - discuteremo nelle sedi opportune: ad oggi la sua assenza non e' giustificata, non e' arrivato nulla di ufficiale, di solito ci mandano note ufficiali sulla sua assenza". Dello stesso parere il presidente di Pescara, Enrico Marramiero. "Di solito si da' una comunicazione per dire le motivazioni - ha sottolineato - sicuramente ci saranno delle motivazioni gravi che mi sarebbe piaciuto poter esporre all'assemblea, perche' quando si annuncia la presenza di un personaggio cosi' importante ci aspettavamo due righe per poterlo spiegare". Da Confindustria arriva pero' una replica: "quanto dichiarato da Primavera e Marraniero suona strano -spiegano- perche' Confindustria aveva ufficialmente confermato venerdi' mattina al direttore dell'Associazione industriale di Pescara che il presidente Squinzi, per impegni sopraggiunti, non avrebbe potuto partecipare all'odierna assemblea"
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