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Pubblicato il 07/02/2013 22:10

Confindustria Teramo, un tavolo di confronto sul lavoro

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Il presidente Salvatore Di Paolo: possibile predisporre un Accordo quadro che possa derogare al contratto collettivo nazionale di lavoro su alcuni punti senza cancellare i diritti'

 

A fronte di 'nuovi investimenti, di nuova occupazione, maggiore competitivita' delle imprese, maggior salario, penso sia possibile predisporre un Accordo quadro che possa derogare al contratto collettivo nazionale di lavoro su alcuni punti senza cancellare i diritti'. Ad affermarlo il presidente di Confidustria Teramo, Salvatore Di Paolo, presentando a Teramo il piano del suo secondo mandato per il triennio 2012-2015.

Cinque i punti del programma di presidenza: attuazione del progetto 'Confindustria Gran Sasso'; costituzione sportello 'Internazionalizzazione'; apertura sportello sulla 'Proprieta' industriale'; rivisitazione del protocollo d'intesa con le organizzazioni sindacali; credito.

Per quanto riguarda la rivisitazione del protocollo di intesa con i sindacati, Di Paolo ha spiegato che 'l'argomento, merita l'apertura di un Tavolo di confronto, merita il necessario approfondimento, ma io, come presidente di Confindustria Teramo ho il dovere di percorrere ogni via, pur di tamponare questa emorragia di crisi e chiusure di attivita' che ha colpito la nostra provincia. Non escludo che il Protocollo possa essere anche condiviso dal basso della politica, ovvero dai sindaci che vivono sul territorio. La loro condivisione e' strategica perche' molto possono fare le amministrazioni, specie sul versante della semplificazione'.

'Sul credito - ha aggiunto Di Paolo - sono molto netto e chiaro. Anche qui, ho intenzione di convocare i maggiori Istituti di Credito presenti nella nostra Provincia e con loro condividere un percorso che, in qualche modo, rimetta in moto l' economia provinciale'.

Per Confidustria Gran Sasso 'a breve si passera' alla fase operativa, con la costituzione unitaria delle Sezioni'. L' integrazione totale delle due strutture 'non avverra' - ha riferito Di Paolo - prima di 4-5 anni e comunque le sedi di Confindustria Gran Sasso rimarranno nelle due citta' di Teramo e L'Aquila. Quello che cambiera' sara' l'aspetto operativo nell' erogazione di servizi e la Governance che verra' rinnovata tenendo conto degli equilibri delle due realtà'.

 

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