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HOME » ECONOMIA » DATI NEGATIVI IN PROVINCIA DI CHIETI PER IL COMMERCIO AL DETTAGLIO
Pubblicato il 08/01/2015 23:11

Dati negativi in provincia di Chieti per il commercio al dettaglio

Segni meno in tutti i settori del commercio al dettaglio con la maglia nera che spetta di diritto all'abbigliamento e alle pelletterie che hanno fatto registrare un -30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si difendono solo le calzature che migliorano del 5% le vendite in confronto ad un anno fa. E' la fotografia ''a tinte fosche'' scattata da Confcommercio a Chieti e provincia nel primo week-end dei saldi invernali al via dal 3 gennaio. Mentre il piccolo commercio e' in agonia, come conferma arriva dall'esito di un sondaggio commissionato da Confcommercio ai suoi associati per monitorare gli affari riscontrati nel primo fine settimana degli attesi saldi invernali. Secondo il sondaggio il week-end e' stato a dir poco nero con vendite in picchiata rispetto al primo fine settimana degli sconti di gennaio 2014. Una debacle che avvalora le tesi di Confcommercio, da sempre in prima fila per rivedere le modalita' della stagione degli sconti, anticipata quest'anno di due giorni per uniformarsi alle regioni limitrofe. Ma la corsa continua al saldo, evidentemente, e' solo dannosa per la categoria. Emblematici, in tal senso, i dati resi noti da Confcommercio che mettono allo specchio il primo week-end dei saldi invernali 2014 e 2015. Si evince come l'abbigliamento e la pelletteria abbiano fatto registrare il -30% degli incassi. Seguono a ruota gli articoli sportivi (-10%), i prodotti tessili e per la casa (-10%) e l'intimo (-5%). Esce dal coro il comparto delle calzature che, in controtendenza, fa segnare un incremento degli affari del 5% rispetto al 2014. I capi piu' richiesti dagli utenti restano i capospalla, i piumini, i cappotti e le borse mentre gli scontrini rilasciati nel primo week-end dei saldi si attestano, in media, sui 110 euro. ''La situazione e' difficile perche' i saldi hanno perso il loro fascino e, attualmente, rappresentano un altro fardello che pesa come un macigno sui commercianti onesti poiche' e' sempre piu' difficile - afferma Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti - vendere a prezzo pieno la merce di stagione. Le date dei saldi, a partire da quelli estivi, vanno procrastinate di almeno un paio di settimane. Lo faremo presente - conclude la Tiberio- in tutte le sedi opportune''.

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