Diminuisce del 5,4% la mole di credito erogato, a dicembre 2014, alle imprese artigiane della provincia di Chieti che, da un'indagine condotta dal Centro Studi di Confartigianato, resta tra le 'peggiori' realta' d'Abruzzo. Da qui un appello al neo presidente della Camera di Commercio di Chieti, Roberto Di Vincenzo: "Chiediamo al nuovo organismo camerale di farsi promotore di iniziative e progetti finalizzati ad agevolare i prestiti alle imprese di Chieti e provincia come accaduto nel recente passato e, soprattutto, di avviare un tavolo di concertazione con le banche, soprattutto quelle locali, per dare risposte immediate al nostro sistema produttivo". L'indagine e' stata condotta sulla base dei dati forniti nei giorni scorsi da Banca d'Italia. "La situazione - dice Daniele Giangiulli, direttore generale di Confartigianato Imprese Chieti - e' difficile e rischiamo ogni volta di ripeterci in quanto non si riescono ad intravedere i miglioramenti auspicati. E' arrivato il momento di intervenire". "Le banche hanno ridotto al minimo l'erogazione di prestiti quando, invece - dice Confartigianato - la liquidita' servirebbe e come per fronteggiare la crisi e innovare le proprie produzioni per restare al passo con i frenetici ritmi del mercato. Non a caso, nel 2014, i prestiti in provincia di Chieti destinati agli artigiani sono in picchiata del 5,4%. Un segno meno addirittura peggiore del gia' preoccupante -4,6% toccato nel 2013. APescara la diminuzione e' stata del 3,5% mentre a L'Aquila il segno meno si e' fermato ad un modesto 2,1%. Significativi anche i tassi d'interesse applicati sui prestiti. A Chieti ci si attesta sul 7,03% con la media nazionale ferma, invece, al 5,91%"
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