Il gruppo Dompe' ha chiuso il 2013 con un fatturato di 400 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al 2012 e, anche per il 2014, si aspetta "una crescita in linea con il 2013". Lo ha spiegato Eugenio Aringhieri, amministratore delegato del gruppo, a margine della conferenza stampa nella quale e' stato annunciato lo scioglimento 'consensuale' della joint venture Amgen Dompe'. Gli investimenti cresceranno ancora: "L'azienda investe - ha detto il manager - piu' del 10% dei ricavi in ricerca e sviluppo. Nel 2013 abbiamo superato il 12% e le previsioni per il 2014 sono in linea. Il cda ha gia' autorizzato un piano di investimenti crescenti nei prossimi cinque anni". Dompe' guarda anche a possibili alleanze strategiche
"Europa e Stati Uniti - ha spiegato ancora Aringhieri - sono i nostri mercati piu' importanti. Anche l'Asia lo e' e stiamo cercando delle modalita' di ingresso, anche attraverso alleanze". A questo proposito, il gruppo Dompe' sta gia' "dialogando" con possibili partner. In Italia, dopo lo scioglimento della joint venture con Amgen, la societa' potrebbe valutare delle "alleanze di ricerca" anche se al momento "non c'e' nulla all'orizzonte", ha sottolineato l'a.d.. Allo stesso modo, non sono in cantiere acquisizioni anche se il gruppo ha "il radar sempre acceso": "Un'acquisizione, se si fara', sara' solo di ricerca - ha aggiunto Aringhieri - e nei settori in cui stiamo lavorando. Al momento non c'e' nessun contatto in corso". La Dompe', pur mantenendo "testa e cuore italiani", sta guardando sempre piu' all'estero, e assumera' "una ventina di persone nei prossimi due anni" per l'ufficio di New York; altrettante persone dovrebbero essere chiamate, in Italia, nell'area produttiva "ad alta tecnologia" dell'Aquila.
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