gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » ECONOMIA » "IL 60% DELL'ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA NEL 2013 DAGLI ABRUZZESI E' STATA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI"
Pubblicato il 22/07/2014 18:06

"Il 60% dell'energia elettrica consumata nel 2013 dagli abruzzesi e' stata prodotta da fonti rinnovabili"

terna, pannello, solare

E' quanto emerge dai dati Terna elaborati dal Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua

"Il 60% dell'energia elettrica consumata nel 2013 dagli abruzzesi e' stata prodotta da fonti rinnovabili, acqua, sole e vento". E' quanto emerge dai dati Terna elaborati dal Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua, che parla di "ennesima dimostrazione di come la nostra regione abbia deciso di puntare su un percorso diverso da quello della deriva petrolifera" e rinnova l'invito a "presentare, al Ministero dell'Ambiente, osservazioni contrarie al progetto Ombrina mare entro il 29 luglio". Nel sottolineare che il 71,1% dell'energia elettrica prodotta in Abruzzo proviene da idroelettrico, fotovoltaico ed eolico, gli attivisti evidenziano come il contributo maggiore sia arrivato dall'idroelettrico, che "ha recuperato rispetto al 2012 tornando ai livelli degli anni precedenti, mentre un vero boom e' quello relativo al fotovoltaico che in cinque anni, tra il 2009 e il 2013, e' passato da 13,5 a 809,4 gigawattora". Nel corso di una conferenza stampa Augusto De Sanctis e Francesca Delfino del Forum Acqua hanno spiegato che "l'Abruzzo in realta' ha un surplus di impianti inteso come potenza installata che potrebbe produrre tantissima energia, molto piu' del fabbisogno; tra il 25 e il 40% in piu'. Solo che gli impianti termoelettrici, come le grandi centrali turbogas a metano costruite a meta' del decennio scorso sulla base di stime sballate sottolineano -, restano spenti perche' non conviene produrre". Per quanto riguarda il futuro dell'energia elettrica il Forum ritiene "necessario evitare l'ennesima rincorsa a costruire nuovi impianti idroelettrici tradizionali", mentre "molto puo' essere fatto operando con micro-impianti sulle captazioni esistenti, da quelle per l'irrigazione a quelle per l'idropotabile. Anche l'eolico industriale - aggiungono gli attivisti - appare non ulteriormente espandibile, invece il fotovoltaico puo' ulteriormente diffondersi sulla distesa di capannoni, facciate e tetti che purtroppo occupano una percentuale di suolo rilevante del territorio". Discorso a parte merita, secondo il Forum Acqua, il consumo di energia per altri usi, dal riscaldamento domestico ai trasporti, su cui "c'e' molto da fare. Per smarcarsi in fretta dalle fonti fossili - osservano gli ambientalisti - sono indispensabili scelte lungimiranti sulla programmazione regionale". Vale a dire: "una rete di piste ciclabili extraurbane, stop a nuove strade carrabili costosissime, potenziare il sistema ferroviario e il trasporto pubblico su gomma".

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1