Sono tornati a riunirsi questo pomeriggio al tavolo delle relazioni industriali i rappresentanti della lavanderia industriale Martelli di Ancarano e i sindacati. Dal primo luglio la Penny Jeans ha affittato dalla Martelli una parte dei capannoni industriali. Con i capitali della stessa casa madre sono stati fatti degli investimenti su nuovi macchinari e nuove tecnologie. Alcune unita' lavorative della Martelli saranno immediatamente impiegate nelle nuove lavorazioni, stando a quanto riferito dai rappresentanti aziendali - Elisa Martelli, Endri Tronchin, Stefano Barucci, Emidio Liberati; alcuni dipendenti hanno accettato la mobilita' volontaria verso altri stabilimenti del gruppo. Rimangono in piedi fino alla fine di novembre i contratti di solidarieta' e la cassa integrazione per tutti gli altri. L'intenzione dichiarata dalla Penny Jeans, che si occupa di trasformazioni e lavorazioni di capi jeans di fascia medio-alta, e' quella di poter conferire commesse allo stabilimento Martelli nella lavorazione finale del prodotto. A questo scopo "hanno comunicato che e' ancora al vaglio di un importante istituto di credito il contenuto del Piano Industriale mentre prosegue la ricerca di nuovi orizzonti di mercato in particolare verso l'estero, unitamente della tradizionale clientela, in un'ottica di rivalutazione del made in Italy".
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