Il Polo di Innovazione 'Agire' ha attivato nuovi servizi gratuiti in favore dei propri soci (attualmente circa novanta tra grandi e piccole aziende abruzzesi del comparto agroalimentare) dopo la conclusione del processo di rilevazione puntuale dei fabbisogni durato alcuni mesi. I servizi riguardano la comunicazione, la sicurezza alimentare, la consulenza per il recupero di efficienza o per l'innovazione e la competitività, la partecipazione a fiere e le certificazioni. Inoltre i consulenti di Agire sono a disposizione delle aziende per l'elaborazione di strategie e business plan riguardanti nuove iniziative imprenditoriali. Numerosi corsi di formazione e seminari informativi completano l'elenco dei servizi a disposizione dei soci per l'annualità in corso e per il 2013. Si tratta di servizi totalmente gratuiti fatta eccezione per quelli personalizzati o per la quota eccedente il limite predeterminato oltre il quale Agire garantisce comunque la compartecipazione al 50 %. E' possibile visualizzare la Carta dei Servizi sul sito del Polo Agire (www.poloagire.it), che riporta nel dettaglio le attività più recenti e i progetti attualmente in itinere. "Il Polo Agire sta crescendo rapidamente - afferma il presidente, Salvatore Di Paolo - e noi ci auguriamo che le aziende continuino ad aderire numerose. Più saremo e meglio sara', l'Abruzzo deve vincere una scommessa importante sul fronte dell'agroalimentare ed e' fondamentale che tutti partecipino".
"L'azienda che aderisce al Polo - aggiunge l'amministratore delegato, Donato De Falcis - ha una serie di vantaggi, che non sono soltanto quelli economici legati al fatto che i servizi li paghiamo quasi per intero noi. Il beneficio più importante è soprattutto quello di far parte di una rete di scambio di informazioni e progettualità". Un settore, quello agroalimentare, che va in controtendenza rispetto all'andamento generale dell'economia abruzzese. In base all'indagine del Centro regionale di studi e ricerche economico sociali (CRESA), condotta su un campione di oltre 420 imprese manifatturiere abruzzesi, nel primo semestre del 2012 si sono accentuate le difficoltà' già' emerse l'anno scorso e la produzione si è contratta del 6 per cento circa rispetto al primo semestre del 2011. Il calo dei livelli di attività' ha riguardato tutti i principali settori, con la sola eccezione del comparto alimentare. Proprio per questo motivo, dunque, il settore andrebbe sostenuto maggiormente sul fronte della promozione della qualità, dell'innovazione e della tipicità, che rappresentano i suoi punti di forza e il core business delle aziende.
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