La Camera di Commercio dell'Aquila avviera' il percorso per il riconoscimento del marchio Igp del tartufo nero di qualita', prodotto in provincia dell'Aquila. La decisione e' scaturita da una riunione operativa alla quale hanno partecipato i rappresentanti di quattro associazioni di tartufai, che operano in provincia, e il presidente della Camera di commercio, Lorenzo Santilli. "Si partira' dal tartufo nero aquilano - ha dichiarato Santilli - per, poi, passare allo scorzone di Sulmona, al bianco e all'uncinato della Marsica. Inoltreremo subito la richiesta alla Regione e al ministero per l'identificazione di un marchio collettivo Igp, che serva a identificare il prodotto locale". Il progetto prevede anche la creazione di un Consorzio tra i tartufai della provincia, che avra' la proprieta' e la gestione del marchio Igp del tartufo. "Stiamo mettendo in campo - ha aggiunto - un percorso che dara' forza e valore ad un prodotto tipico del nostro territorio intorno al quale creare economia e sviluppo. La seconda fase sara' il raccordo tra i produttori e il mondo della ristorazione per portare sulle tavole abruzzesi un prodotto con caratteristiche e peculiarita' di qualita' e tipicita' ambientali, che lo contraddistinguono rispetto alle produzioni di altri territori". Il marchio Igp servira' a "far uscire dall'anonimato" il tartufo aquilano, che rappresenta una delle ricchezze e delle maggiori risorse eno-gastronomiche della provincia dell'Aquila. Sono circa 40 le aziende che operano, in Abruzzo, nella produzione e trasformazione del tartufo. Quattro le associazioni di tartufai riconosciute in provincia dell'Aquila, che raccolgono circa 700 tra cercatori e coltivatori di tartufo.
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