Kimberly-Clark ha confermato la decisione di mettere in vendita lo stabilimento di Alanno e consolidare la produzione italiana presso l'unita' di Romagnano Sesia. E' quanto si legge in una nota diffusa dall'azienda nel pomeriggio, in riferimento allo sciopero indetto dai sindacati per oggi. 'Tale decisione - prosegue la nota - non e' legata alla performance dello stabilimento o dei dipendenti, ma si e' resa necessaria alla luce della nuova strategia definita a livello europeo'.
L'azienda fa sapere che sta 'lavorando attivamente per individuare un buon acquirente per lo stabilimento di Alanno, in grado di proporre un solido piano industriale e assicurare la crescita della struttura e delle persone che vi lavorano. L'azienda - si legge nel comunicato - manterra' aperto il dialogo con i dipendenti, i loro rappresentanti, le istituzioni locali e tutte le parti interessate, per portare avanti le trattative nel miglior modo possibile e garantire un equo trattamento delle persone coinvolte, riducendo al minimo l'impatto dell'operazione'.
Intanto i lavoratori della Kimberly Clark e i rappresentanti sindacali hanno incontrato il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, per discutere della vertenza. Testa ha annunciato che si fara' promotore di un tavolo di confronto a cui saranno chiamati a partecipare anche il Comune di Alanno, la Regione Abruzzo e Confindustria.
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