La Confcommercio Pescara interviene in merito alla prossima applicazione del nuovo tributo in materia di rifiuti e servizi, noto con l'acronimo di Tares. "L'entrata in vigore della Tares - afferma l'associazione in una nota - rischia di mettere in ginocchio tutte le aziende del commercio, del turismo e dei servizi e di vessare famiglie ormai allo stremo. In un momento di crisi che non si vedeva da anni, in cui si torna a rammendare i vestiti ed a risuolare le scarpe, non e' sostenibile l'ulteriore aumento della pressione fiscale che derivera' dagli enormi incrementi previsti dal passaggio dal sistema basato sulla Tarsu alla nuova Tares. Gia' nel mese di gennaio avevamo lanciato il cosiddetto 'allarme Tares' invitando i Comuni ad appoggiare l'azione che la Confcommercio nazionale stava svolgendo a livello governativo per una revisione dei coefficienti da cui scaturiscono gli importi da applicare a questa o quella attivita'.
A livello locale - rileva la Confcommercio - abbiamo gia' incontrato nei giorni scorsi l'assessore al Bilancio del Comune di Pescara al quale, consapevoli del fatto che le nuove norme prevedono la copertura integrale dei costi del servizio di raccolta rifiuti con i proventi del tributo, chiediamo di intervenire sul regolamento sui seguenti punti: - applicazione dei coefficienti previsti dal Decreto Ronchi nella misura minima; - applicazione delle agevolazioni e riduzioni prevedibili nel Regolamento nella misura massima consentita; - revisione della ripartizione del tributo sulle famiglie che vada a penalizzare meno le famiglie piu' numerose; - previsione di componenti delle associazioni di categoria in una commissione che annualmente andra' a valutare i costi del servizio di raccolta rifiuti comunale. Circa l'ultimo di tali punti - prose l'associazione - crediamo che in considerazione del fatto che l'entita' del tributo dipende in massima parte dal costo totale del servizio di raccolta rifiuti occorre controllare e vigilare affinche' lo stesso sia svolto in maniera efficiente e senza sprechi al fine di arrivare nel tempo ad una riduzione dei costi e conseguentemente del tributo chiesto a famiglie ed attivita' produttive. Proprio sul tema degli sprechi - conclude la nota della Confcommercio - invitiamo il Comune di Pescara a razionalizzare le proprie spese, ad esempio evitando interventi pubblici spesso inutili e dannosi, utilizzando le risorse cosi' recuperate per abbassare i tributi locali che gravano su aziende e famiglie e dare un segnale vero di attenzione alle sorti della nostra comunita'".
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