"Voglio darvi certezza che non siete soli. Ricostruiremo una via di uscita per la salvaguardia del lavoro. Non tutto e' nelle nostre mani ma molto lo e'". Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, parlando ai dipendenti della banca Tercas e Banca Caripe riuniti in assemblea, su invito dello stesso Presidente, a Villa Fiorita, in localita' Mosciano Sant'Angelo, in vista dell'acquisizione di Banca Popolare di Bari. "Non so in quanti avrebbero avuto il coraggio di fare questo confronto ma ora noi dobbiamo dimostrare di non essere carne umana da mettere da parte, noi siamo una comunita' che puo' determinare un sano profitto", ha detto D'Alfonso evocando per l'Abruzzo una stagione economicamente "effervescente" per i circa due miliardi di euro di risorse comunitarie. "Questo non ci connota come una landa morta ghiacciata". D'Alfonso ha cercato di rassicurare i dipendenti spiegando quali sono stati i temi tratteggiati con la banca popolare di Bari: "Ho detto che il mio interesse coincide con quello di questa regione, che e' una regione viva, con la capacita' di produrre brevetti e innovazione, ricca di 127 mila imprese. Io li ho visti interessati". Il Presidente non ha escluso la possibilita' di istituzionalizzare in capo alla Regione una capacita' di ascolto e di accompagnamento, di monitoraggio e di controllo di quello che accade intorno al sistema bancario abruzzese "per ricostruire", ha spiegato D'Alfonso, "una tradizione bancaria potente per l'intero Abruzzo. La funzione dell'Ente regione deve essere a garanzia del valore che siete voi".
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