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Pubblicato il 24/09/2012 16:04

Rinnovato il contratto nazionale del settore chimico

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Soddisfazione del presidente di Federchimica, l'imprenditore abruzzese Cesare Puccioni

I chimici raggiungono l'accordo sul rinnovo del contratto nazionale in pochi giorni di trattative. Federchimica e Farmindustria, insieme a tutte le componenti sindacali di settore - Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil le altre sigle sindacali settoriali - hanno siglato il rinnovo per gli addetti all'industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL. Il contratto siglato riguarda oltre 180.000 lavoratori e circa 3.000 imprese.
I temi particolarmente rilevanti del nuovo contratto sono: esigibilità, flessibilità, occupabilità e produttività.
L'esigibilità, che crea condizioni di certezza delle regole e delle loro applicazioni e la coerenza di comportamenti che ne consegue, è stata considerata indispensabile in uno scenario generalmente instabile; in questo senso anche la tempestività degli accordi raggiunti rappresenta un valore per imprese e lavoratori.
La flessibilità è un aspetto trasversale importante, che parte dal riconoscimento della formazione come strumento essenziale per la qualità delle risorse umane: un alto livello di formazione può garantire un aggiornamento costante e una maggiore preparazione, che rendono il lavoratore più facilmente ricollocabile in differenti ambiti aziendali.
Sul fronte dell'occupabilità prende vita il Progetto Ponte, che ha l'obiettivo di aumentare e favorire l'occupazione giovanile, creando un vero e proprio ‘ponte' generazionale: il lavoratore senior, che si avvia all'uscita dall'azienda, riducendo il proprio carico di lavoro, consente il subentro di una risorsa junior. In questo modo il lavoratore in uscita assume, per un tempo determinato e in part-time, il potenziale ruolo di tutor per la nuova risorsa, che ne risulta avvantaggiata. L'auspicio delle parti è che le istituzioni incentivino tale modalità con risorse adeguate.
Per quanto riguarda la produttività sarà possibile, previo accordo delle parti in ambito aziendale, posticipare l'erogazione delle tranche di aumento dei minimi contrattuali prevista dal contratto collettivo nazionale fino a 6 mesi. Ciò rappresenta una novità nel panorama delle Relazioni Industriali.
Inoltre, sempre per stimolare la produttività del lavoro, è consentito realizzare a livello locale, senza più passare dal livello nazionale, com'era previsto dal contratto precedente, specifiche intese temporanee modificative delle regolamentazioni contenute nel CCNL.
"In un momento in cui tanto si parla di produttività e di occupazione, la Chimica ha dato un segnale forte e concreto, consegnando da subito gli strumenti che servono alle nostre imprese e ai nostri lavoratori" ha dichiarato Cesare Puccioni Presidente di Federchimica. "E' un segnale molto forte non solo per il nostro settore, ma anche per il Paese, per le imprese, per i lavoratori. Abbiamo dato una risposta tempestiva e reale agli stimoli che ci vengono dal Governo, ed e' un'ulteriore dimostrazione della capacità delle nostre relazioni industriali di svolgere al meglio il proprio ruolo" ha concluso Puccioni.

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