Rischio di nuovi stop produttivi alla Honda di Atessa se i ritardi nell'arrivo della componentistica si allungheranno. Dallo scorso maggio lo stabilimento abruzzese patisce il mancato arrivo del materiale a causa dell'avaria di una nave portacontainer rimasta bloccata dall'inizio di maggio scorso nel canale di Suez. La nave ha ripreso la rotta e si trova a Cipro, ma il mancato arrivo della componentistica ha portato la Honda a dover interrompere in alcune occasioni la produzione. Attualmente lo stabilimento di Atessa e' in grado di lavorare fino al 18 luglio, in piena stagione produttiva, diversamente, se i componenti non arriveranno, si potrebbero prevedere altri stop produttivi. ''Per evitare gravi contraccolpi produttivi e occupazionali - dice Nicola Manzi, segretario provinciale Uilm di Chieti- Pescara - la produzione di componenti per le moto deve tornare qui, in Val di Sangro''. La Honda di Atessa ha intanto annunciato ai sindacati la produzione di nuovi modelli di moto e, dopo molte polemiche, di voler anche adottare contromisure sui ritardi di oltre due mesi dell'arrivo di forniture provenienti dai paesi asiatici. La Honda intende effettuare un forte rilancio della produzione della componentistica sul territorio, per evitare intoppi. La direzione aziendale ha inoltre confermato l'arrivo di due nuovi motocicli nel marzo 2015 per i quali la regione Abruzzo ha stanziato 1,14 milioni di euro e altri due modelli per l'inizio del 2016, oltre a tutti gli altri investimenti e impegni occupazionali e produttivi assunti nel tavolo negoziale sottoscritto un anno fa al ministero dello Sviluppo Economico.
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