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Pubblicato il 18/04/2013 22:10

Sciopero di 8 ore alla Atr di Colonnella

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Il tavolo di crisi cercherà di fare chiarezza sul futuro dell'azienda

Sciopereranno per 8 ore, domani, i lavoratori dell'Atr Group di Colonnella.  Il presidio scattera' alle ore 11 davanti alla sede della Provincia di Teramo, in occasione della convocazione del tavolo di crisi.

Al tavolo ci sara' il commissario straordinario del Mise, Gennaro Terracciano. Sono stati invitati anche l'assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, i sindacati, il sindaco di Colonnella, Leandro Pollastrelli, e gli imprenditori Primo Massi e Valter Proietti. Alle 12.30, al tavolo delle relazioni industriali, in Provincia, si cerchera' di fare il punto sul futuro del gruppo Atr dopo che due sentenze hanno, di fatto, annullato la dichiarazione di fallimento. A preoccupare e' soprattutto la sorte dei lavoratori, un centinaio dei quali, attualmente, lavora al ramo d'azienda ceduto nel corso della gestione commissariale (ma la vendita deve essere ancora perfezionata) alla Newco di Proietti e Massi. Per gli altri lavoratori (circa trecento persone) e' pendente al Ministero del Lavoro una richiesta di proroga per altri 6 mesi della Cassa integrazione straordinaria.

La manifestazione di protesta e' stata proclamata dalle sigle sindacali di Fiom Fim e Uilm, per difendere i posti di lavoro e anche per tutelare il patrimonio industriale. La decisione era stata assunta in assemblea durante la discussione sulle conseguenze della sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato l'amministrazione straordinaria. I lavoratori hanno espresso fortissime preoccupazioni per la tenuta del piano di industriale che prevedeva l'assorbimento di 200 lavoratori nell'arco di 2 anni e per la tenuta degli ammortizzatori sociali attualmente in essere. "E' un caso unico in Italia", afferma il presidente Valter Catarra. "Lo stesso Terracciano - prosegue - ha scritto al Ministero e alla Corte d'Appello per sapere come gestire questa fase transitoria e cosa fare della vendita in corso. A noi interessano solo tre cose: la salvaguardia dell'occupazione, la salvaguardia del polo produttivo e la tutela del reddito delle centinaia di lavoratori coinvolti ed e' importante capire cosa possiamo fare per uscire al piu' presto da questa fase di incertezza".

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