Sospeso lo sciopero dei 48 lavoratori della Bode Sud dopo l'annuncio della direzione aziendale di ritirare i licenziamenti forzati. A comunicarlo è la Uil in una nota firmata da Nicola Manzi.
"Dopo 2 giorni di protesta e scioperi, si legge nel comunicato, nella tarda serata di ieri è stato raggiunto un accordo sindacale che prevede un incentivo economico per i lavoratori che volontariamente aderiscono alla mobilità. Abbiamo chiesto ed ottenuto di utilizzare gli ammortizzatori sociali per tenere legati i dipendenti all'azienda, in attesa di un' auspicata ripresa del mercato o di nuovi investimenti da parte della proprietà. Pertanto, dopo il 31 marzo, data in cui termina la cassa integrazione straordinaria, si continuerà ad utilizzare gli ammortizzatori sociali con 13 settimane di C.I.G.O. .Il risultato raggiunto evita i licenziamenti forzati, ma la condizione di crisi in cui si trova la Bode Sud è critica e resta altissima la preoccupazione sul futuro dell'azienda e sul destino dei lavoratori".
"L'accordo siglato ieri - si legge in una nota del segretario provinciale della Fiom Cgil, Davide Labbrozzi - prevede il ritiro delle imposizioni, la mobilita' diventa volontaria e viene accompagnata da un piccolo incentivo. Inoltre, si apre una procedura di cassa integrazione ordinaria per un periodo di 13 settimane e, durante questo periodo sara' seriamente adottato il principio della rotazione dei lavoratori, cosa mai accaduta; la procedura di mobilita' restera' aperta fino al 31 maggio". "Il problema e' soltanto rinviato - aggiunge Labbrozzi - perche', senza una rivisitazione dei criteri industriali che la Bode Sud ha determinato con le sue scelte assurde le anomalie resteranno indelebili; le decisioni assunte, la superficialita' nel gestire il mercato e le prese di posizione autoritarie, spingono la proprieta', ormai con le spalle al muro, verso affermazioni che coprono gli errori come la polvere nascosta sotto il tappeto. La Bode Sud - aggiunge nella nota Labbrozzi - avra' il destino segnato se continuera' ad attendere la commessa dal cielo ed a sostenere che la cacciata degli uomini e delle donna, che hanno fatto grande la Bode Sud, permetterebbe il recupero delle perdite. Il mercato delle porte per pullman e delle rampe per autobus e' vasto, va semplicemente conquistato con un vero progetto industriale", conclude il sindacalista Fiom.
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