"E' inconcepibile che il gruppo Pittini continui a disimpegnarsi sulla vertenza che riguarda 85 lavoratori metalmeccanici, ribadendo di fatto l'intenzione di chiudere il sito di Celano che fino a tre anni fa apparteneva al gruppo siderurgico Maccaferri. Siamo vicini ai lavoratori che oggi in segno di protesta hanno occupato l'aula consiliare del comune abruzzese". Lo rende noto Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm e responsabile del settore siderurgico per il sindacato metalmeccanico. "Si tratta di una decisione senza alcuna logica - sottolinea Ghini - perche' adottata in un territorio gia' depresso economicamente da una proprieta' che in tre anni ha consumato tutti gli ammortizzatori sociali disponibili. Occorre, poi, considerare che il settore di produzione della Pittini di Celano non e' in crisi, ma in espansione. Infatti il mercato delle barre trafilate, dette 'billette' prodotte nel sito aquilano, gode di ottime salute. Ecco, perche' l'atteggiamento della proprieta' ci appare ancor piu' incomprensibile. Per questa ragioni - conclude Ghini - il sindacato si opporra' con determinazione a scelte miopi e recessive come quella in questione"
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