Dal 15 marzo SpazioPiu' di Pescara ospita "La camera scura", la mostra di Amnesty International realizzata per dire no alla pena di morte. Realizzata nell'ambito del progetto "Sono contro la pena di morte perche'..." della Sezione Italiana di Amnesty International, l'esposizione, che durera' fino al 18 aprile, vuole creare consapevolezza sulla brutalita' della pena di morte coinvolgendo testimonial del mondo dell'arte e dello spettacolo e utilizzando diverse forme di espressione come la fotografia, il disegno, il racconto. Ne "La camera scura", il filo conduttore e' lo stencil, una tecnica molto familiare tra i giovani, riconoscibile e di grande impatto visivo: disegni stilizzati, realizzati tramite una semplice maschera di cartone e una bomboletta spray. Ogni scatto della mostra ritrae un testimonial che interpreta un condannato a morte raccontando - attraverso uno stencil posto sul muro della cella â una storia, affrontando un aspetto specifico legato alla pena capitale associato a un caso seguito da Amnesty International. Mani enormi che reggono le catene del malato mentale, vigili del fuoco pronti a spegnere le fiamme sprigionate dalla sedia elettrica, un condannato a morte che diventa bersaglio in attesa del proiettile che porra' fine alla sua vita. Lo stencil e' il veicolo per il messaggio di Amnesty International sulla crudelta' della pena di morte e il testimonial diviene volto e corpo del prigioniero rinchiuso nella camera scura. Le fotografie sono di Angelo Di Pietro e la direzione artistica del progetto e' di Mario Vaglio. I 13 artisti, attrici e attori, che posano nelle 12 fotografie de "La camera scura", sostenendo la campagna contro la pena di morte nel mondo sono: Luca Argentero, Giulia Bevilacqua, Carolina Crescentini, Sabrina Impacciatore, Peppino Mazzotta, Giulia Michelini, Ana Caterina Morariu, Filippo Nigro, Lara Okwe, Vittorio Emanuele Propizio, Primo Reggiani, Dino Santoro e Gianmarco Tognazzi. "La camera scura" e' stata realizzata grazie alla speciale collaborazione dello IED - Istituto Europeo di Design di Roma, con il contributo della Regione Toscana, della Regione Campania e dell'Unione Europea. L'ingresso alla mostra e' libero.
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