gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » APPUNTAMENTI » MONZA RICORDA L'AQUILA
Pubblicato il 08/03/2013 16:04

Monza ricorda L'Aquila

sisma, l'aquila, tragedia, monza

Sabato, una serata dedicata al tragico sisma nel monzese, a Cornate d'Adda

Una serata dedicata a L'Aquila, a quattro anni dal sisma. Storie ed immagini per raccontare vita, sogni e ostacoli dopo il 6 aprile 2009. Alle 21 di domani sera Cornate d'Adda (Monza) ha scelto di dedicare una serata, ospitata presso la biblioteca civica, a una tra le principali tragedie della storia recente italiana, ripercorse con gli occhi di chi le ha vissute. L'occasione e' data dalla presentazione del libro 'Ventitre secondi' (Kellerman) di Alessandro Aquilio, di cui la cantautrice Paola Turci ha curato l'introduzione e definito da Walter Veltroni "un libro universale", e del mediometraggio "La tana del bianconiglio" di Linda Parente che vede tra gli interpreti Maria Grazia Cucinotta.

 Il sondaggio ha raccolto le opinioni di 500 decisori di aziende di varie dimensioni ed e' stato presentato oggi in occasione della X Conferenza Nazionale sul Coaching "Decidere il futuro. Il coaching per ispirare, scegliere, costruire", ha voluto analizzare come l'attuale periodo d'incertezza influisce sui processi di assunzione delle decisioni ed esaminare come la professione di Coach possa supportare concretamente chi si trova a fare scelte che decideranno del futuro. Cosi', alla domanda su cosa serva oggi a un'azienda per prendere decisioni efficaci, il 56% degli intervistati risponde che occorre avere una "visione", per il 42% serve coinvolgere le persone, per il 41% bisogna essere aperti al cambiamento, per il 34% servono competenze. L'impatto della crisi spinge a muoversi soprattutto in un contesto di breve periodo (45%) e a sforzarsi di piu' per valutare le prospettive future (39%).

Conta una pagina Facebook con 2.500 iscritti e prosegue il proprio impegno per non far dimenticare il terremoto dell'Aquila, nella convinzione che la ricostruzione sia in primo luogo un diritto e un dovere degli aquilani, nessuno escluso. Ma anche dei Governi (centrale e locale) che devono far propria la tragedia aquilana. "Ringrazio di cuore gli organizzatori per aver scelto il mio libro come eco delle storie di migliaia di miei concittadini e per aver scelto di ricordare L'Aquila, a quattro anni da quella terribile notte. Per noi aquilani e' fondamentale che l'Italia non dimentichi cio' che e' stato e che ancora e'" commenta l'autore Alessandro Aquilio. "Nel mio racconto ho scelto di raccontare il dramma di 100.000 persone attraverso la storia che conosco meglio, quella che ho vissuto. Il torto peggiore che l'Italia puo' fare agli aquilani e' l'oblio. Questo romanzo nasce in primis come gesto d'amore per la mia citta', ma anche come mezzo per squarciare il velo di polvere o silenzio che rischia di coprire macerie e vite".  

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1