A oltre quattro anni dal sisma nasce ''Confotografia'', un progetto che propone la sperimentazione di un metodo di indagine basato sullo scambio di conoscenze tra fotografi e cittadini. Per sei giorni, dal 20 al 26 settembre, oltre cinquanta professionisti della fotografia saranno ''adottati'' da altrettanti cittadini aquilani per lavorare a stretto contatto sul territorio esterno al centro storico, per documentare e raccontare come L'Aquila e' diventata in seguito al sisma che l'ha colpita nell'aprile 2009. L'obiettivo e' l'attivazione di un processo di osservazione del territorio che risulti utile alla citta' e che possa fornire elementi per ripensare e vedere L'Aquila con nuovi occhi. I cittadini e i professionisti parleranno di fotografia e di territorio, fotograferanno insieme L'Aquila oggi, per capire come si puo' rappresentare quanto e' successo. '''Confotografia' e' un progetto completamente autofinanziato - spiegano i promotori dell'iniziativa - possibile grazie alla partecipazione di quanti offrono il loro contributo gratuito, e cerca cittadini disponibili ad aderire e a diventare parte attiva facendo da 'guida' a un fotografo, raccontando la propria storia, mostrando immagini, ricordi, vissuti''. Prevede, oltre alle ricognizioni fotografiche, seminari e dibattiti all'Auditorium del Parco. L'iniziativa e' promossa e organizzata dall'associazione Fuorivista - gia' attiva all'Aquila con SisMyCity - e dall'associazione Segni che all'Aquila ha aperto nel 2012 la Casa della fotografia, in collaborazione con Isabella Balena, Gianantonio Battistella, Paola Di Bello, Mario Cresci, Stefano Graziani, Marco Introini, Peppe Maisto, Martino Marangoni, Antonello Mazzei, Massimo Sordi e Davide Virdis. Il comitato scientifico e' composto da Giovanna Calvenzi, Laura Gasparini, Adele Re Rebaudengo e 3/3 (Chiara Capodici e Fiorenza Pinna) con L'Aquila 5 maggio, l'assessorato alla Cultura del Comune dell'Aquila e la Casa dello Studente San Carlo Borromeo
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: