Primo giorno a Montesilvano per i ragazzi che hanno preso parte al Progetto Erasmus "Solidarietà senza frontiere". Giovani studenti provenienti dalla Repubblica Ceca, dalla Slovacchia, dalla Germania, dalla Spagna e dalla Turchia trascorreranno 4 giorni in città ospiti delle famiglie di alcuni studenti del Liceo Scientifico C. D'Ascanio di Montesilvano.
Ad accoglierli, oltre ai docenti della scuola, alla preside Natalina Ciacio e a famiglie e studenti ospitanti, anche il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno.
«Ho sempre ritenuto gli scambi culturali a livello studentesco, e non solo, un potente strumento di crescita individuale e culturale - ha detto il primo cittadino -. Trascorrere un periodo, breve o lungo che sia, in un Paese diverso da quello di origine rappresenta una esperienza arricchente non solo da un punto di vista culturale, ma soprattutto come esperienza di vita. Ne sono profondamente convinto tanto che la mia Amministrazione ha avviato una serie di contatti per intraprendere un percorso di gemellaggio con un comune tedesco. Ho avuto modo di confrontare questo mio progetto con la vulcanica preside Natalina Ciacio perché ritengo che i principali protagonisti di questo genere di iniziative debbano essere proprio i ragazzi. È necessario riscoprire un nuovo significato della parola cittadinanza. Un senso che abbatte i confini geografici per guardare ad una dimensione europea».
«Quando abbiamo scoperto che il tema di questo progetto riguardava l'abbattimento delle frontiere nella solidarietà non abbiamo esitato a partecipare - ha affermato la preside Ciacio -. Il nostro Liceo, infatti, ha sempre operato nel campo della solidarietà. Sono tre i progetti che la nostra scuola porta avanti insieme al reparto pediatrico dell'Ospedale civile di Pescara, con il banco alimentare di Pescara e con l'Università della Terza età. Negli ultimi tempi, inoltre, abbiamo potenziato i progetti rivolti ai diversamente abili e con la collaborazione con il Dog Village».
Molte le iniziative organizzate sino a venerdì 5 giugno per i ragazzi stranieri, come gli incontri con alcune realtà attive nel campo della solidarietà del territorio.
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