''I dati Istat confermano ancora una volta la centralita' di tutto l'agroalimentare, che diventa sempre piu' strategico nell'ottica della ripresa dell'economia del Paese''. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, a proposito dell'incremento annuo di +2,8% del settore alimentare che contribuisce alla ripresa della produzione industriale. Piu' in dettaglio, segnala la Cia, e' l'export a trascinare l'aumento della produzione del comparto, con le vendite di vino, ortofrutta, pasta e formaggi made in Italy che nel 2013 sfiorano quasi i 34 miliardi di euro, salvando cosi' i conti delle aziende che, solo grazie ai mercati stranieri, riescono ad affrontare l'ennesimo anno di crisi e a compensare in parte il crollo dei consumi domestici (-4%). E' chiaro, pero', conclude la Cia, che ora bisogna continuare a lavorare per rafforzare le capacita' di tutta la filiera di esportare e investire sui mercati internazionali, creando strumenti normativi ad hoc, semplificando e razionalizzando le risorse, lavorando sulla frammentazione dei soggetti coinvolti.
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