I poveri sono la punta di un iceberg delle difficolta' provocate dalla crisi con 2 italiani su 3 (65 per cento) che hanno ridotto la quantita' o ha tagliato sulla qualita' della spesa per alimenti nel 2013. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati della Caritas sulla poverta'. Gli acquisti di prodotti alimentari nel 2013 sono diminuiti del 3 per cento dall`inizio della crisi nel 2008, ma - sottolinea la Coldiretti - e' nel 2014 che si e' toccato il fondo con le famiglie che hanno detto addio dalla pasta (-5 per cento) all`extravergine (-4 per cento), dal pesce (-7 per cento) alla verdura fresca (-4 per cento) nei primi due mesi rispetto allo stesso periodo del 2013. Gli italiani nei primi anni della crisi - precisa la Coldiretti - hanno rinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, dall`abbigliamento alle calzature, ma poi hanno iniziato a tagliare anche sul cibo. Piu di otto italiani su dieci (81 per cento) - conclude la Coldiretti - non buttano il cibo scaduto con una percentuale che e aumentata del 18 per cento dall'inizio del 2014, secondo Waste watcher knowledge for Expo
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