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Pubblicato il 20/04/2014 19:07

Coldiretti, i dati sul consumo di carne d'agnello a Pasqua

coldiretti

Nel periodo pasquale, calcola Coldiretti, si acquista la maggior parte del chilo circa di carne di agnello che in media è consumato in un anno da ogni italiano, con la salvaguardia di questa tradizione nonostante negli ultimi dieci anni in Italia sia scomparso quasi un gregge di pecore su tre. Ben il 10 per cento di chi ha acquistato la carne di agnello si è rivolto direttamente all'allevatore, il 28 per cento si è assicurato comunque di portare in tavola un prodotto italiano, mentre solo il 4 per cento non ha guardato all'origine nazionale. "La mancanza dell'obbligo di indicare in etichetta la provenienza, fortemente richiesto da Coldiretti - dice la federazione degli agricoltori -, favorisce comportamenti scorretti, come dimostra il consistente flusso delle importazioni dall'estero". "Le festività pasquali rappresentano", però, "l'occasione per recuperare i piatti storici della transumanza (in Abruzzo agnello cacio e ova, il molisano agnello sotto il coppo, nel Lazio l'abbacchio alla scottadito) con l'effetto di consentire la sopravvivenza di un mestiere antico, ricco di tradizione, che consente la salvaguardia di razze in via di estinzione a vantaggio della biodiversità del territorio"

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