La brusca frenata dei prezzi di frutta (-7,2 per cento) e verdura (-6,7 per cento) nel mese di luglio non basta a far riprendere i consumi alimentari, comunque segnati da un aumento di tre punti percentuali su base annua. Ed e' cosi' che le famiglie continuano a farsi i conti in tasca anche davanti a cibi e bevande, confermando la tendenza per piu' di un italiano su due (53 per cento) di comprare solo con promozioni e offerte speciali. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito al rapporto Istat.
Nonostante diversi segni meno su base tendenziale -spiega la Cia- il carrello della spesa resta caro (+2 per cento annuo), cosi' come i listini degli alimentari al supermercato. Il risultato e' che le famiglie dall inizio dell anno hanno stravolto i propri menu', da cui il pollo (+3 per cento) sempre piu' spesso sostituisce la carne rossa (-5 per cento). Ad essere piu' raro nel menu' settimanale e' anche il pesce fresco (-5 per cento), mentre il latte fresco (-4 per cento) viene sostituito da quello meno costoso a lunga conservazione (+5 per cento). La risposta dei consumatori alla situazione di crisi -continua la Cia- e' quella di ridurre ancora di piu' quantita' e qualita' dei cibi acquistati, rivolgendosi sempre piu' spesso ai discount, unica tipologia commerciale in cui le vendite commerciali continuano a crescere (+1,3 per cento), contro le diminuzioni consistenti dei piccoli negozi (-4,4 per cento) e di tutta la Gdo (-1,2 per cento)
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