Tra la pasta avanzata e lo yogurt scaduto ogni settimana una famiglia italiana spreca in media 7,06 euro di cibo, per un totale di 8,7 miliardi di spesa gettata ogni anno. A dirlo e' il primo rapporto sullo spreco alimentare presentato da Knowledge for Expo, nuovo osservatorio della societa' d'indagine Swg e Last Minute Market, societa' spin-off dell'Universita' di Bologna, con l'apporto di Waste Watcher, l'osservatorio permanente sullo spreco nato lo scorso febbraio. Per la prima volta uno studio ha indagato sul 'misterioso' percorso che compie il cibo dal frigorifero alla spazzatura, chiedendo a 2mila intervistati la propria opinione sulla gestione delle dispense famigliari. Ne e' emerso che ogni sette giorni finiscono nel cestino ben 213 grammi di cibo a famiglia. Il motivo? La maggior parte degli italiani si 'auto-assolve' parlando di muffa, scadenze e cattivi sapori del cibo andato a male. Solo il 13 per cento ammette, pero', che spesso si cucina troppo - soprattutto tra i fornelli di Abruzzo, Puglia, Calabria e Campania -, che si calcolano male le quantita' da comprare e che i ritmi di vita impongono una sola grande spesa a settimana e cosi' facendo i prodotti freschi non durano a lungo nel frigorifero. Nel primo rapporto sullo spreco alimentare anche alcuni dati positivi, derivanti dalla crisi economica che ha certamente aumentato la sensibilita' e l'attenzione per lo spreco domestico: il 90 per cento degli italiani considerano il fenomeno grave e il 79 si dichiara preoccupato da questo problema. E cosi' tra l''accumulatore ossessivo' (8 per cento italiani), che spreca 12 euro a settimana, il 'cuoco esagerato' (13,19 per cento), che getta 8 euro a settimana di cibo, e il 'tifoso della spesa grande e fresh' (15,22 per cento), con 6,97 euro di cibo buttato, fortunatamente il 34,67 per cento degli italiani si colloca nello 'spreco-tipo' della persona che getta solo se costretta, con uno spreco di soli 4,81 euro a settimana.
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