Avrebbero fatto morire di fame, nel territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo, Molise e Lazio, 20 bovini lasciandoli all'alpeggio e senza piu' curarsi di loro. Per questo motivo due allevatori di Bisegna sono stati denunciati in concorso,dal corpo forestale dello Stato e dalle guardie del Parco, alla procura della Repubblica di Avezzano, con le accuse di uccisione di animali, inosservanza dell'Ordinanza delle'Autorita', omessa custodia e malgoverno. "Il ritrovamento delle 20 carcasse di bovini - ha commentato il presidente del Parco Nazionale, Antonio Carrara - e' la dimostrazione che e' necessario ricondurre il comparto della zootecnica al rispetto di regole certe per la tutela degli animali e per il benessere dell'uomo". Gli animali rinvenuti morti, come accertato dal servizio veterinario della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, mostravano un livello marcato di denutrizione e una massiccia infestazione di zecche. " Nel frattempo - ha dichiarato il comandante regionale del corpo forestale dello Stato, Ciro Lungo - prosegue il nostro impegno per il pieno ripristino della legalita' in tutti gli ambiti che interessano la tutela e la conservazione dell'orso bruno marsicano".
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