Avrebbe molestato un giovane che apparteneva alla sua parrocchia e la cui famiglia ha poi sporto denuncia. Per questo un prete di Lanciano, oggi non più parroco, ma al fianco di un altro presbitero, è indagato per violenza sessuale.
Circa un anno fa il parrocco fu aggredito, finendo in ospedale con fratture alla mandibola e ad un braccio oltre a varie tumefazioni. Il sacerdote venne picchiato all’esterno di un’abitazione nella contrada di Villa Andreoli, dove abitava il 27enne frequentatore della parrocchia. Il giovane, inizialemente conquistato dalla forte personalità del prete, avrebbe fatto con lui anche viaggi, in gruppo o da soli, in Grecia, alle isole Canarie e in Brasile, giustificati ufficialmente come pellegrinaggi.
Quando le attenzioni si erano rilevate di tutt’altra natura il giovane, all’epoca fidanzato, si era allontanato dalla parrocchia.Nel tentativo di far riavvicinare il giovane alla chiesa, il sacerdote lo avrebbe vessato e importunato, fino all’aggressione dell’ottobre 2011 quando venne malmenato fuori dalla casa del giovane. Il sacerdote, don Andrea Leite Siqueira Facchini, 36 anni brasiliano, avrebbe importunato un 27enne che frequentava la parrocchia di Sant'Agostino e l'associazione spirituale Legio Sacrorum Cordium (devota ai tre sacri cuori di Maria, Giuseppe e Gesu' ndc) di cui don Andrea era rispettivamente parroco e assistente spirituale. La violenza sessuale, stando a quanto si apprende, sarebbe avvenuta nel corso di un viaggio a Tenerife (Isole Canarie) che il giovane avrebbe offerto al sacerdote.
Dalle indagini sull'aggressione, sarebbe emersa poi la vicenda che portò la Curia arcivescovile ad allontanare dalla città il sacerdote.
Massimo riserbo da parte della Procura di Lanciano e dal pm titolare dell'indagine, Rosaria Vecchi. Il sacerdote di origini brasiliane e' stato parroco di Sant'Agostino, dove si tenevano gli incontri della Legio Sacrorum Cordium, fino a ottobre dell'anno scorso. Attualmente il sacerdote e' canonico della Cattedrale di Lanciano e assistente del cappellano dell'ospedale Renzetti di Lanciano, dopo essere stato in ritiro lontano dalla diocesi per circa un anno.
"Sono alla ricerca della verita' nella carita', come diceva San Paolo. In uno stato di diritto fino a prova contraria si e' innocenti, aspettiamo tenendo gli occhi aperti e mettendoci a totale disposizione della magistratura". E' quanto dichiara all'Agi l'arcivescovo della diocesi Lanciano-Ortona, Emidio Cipollone, in merito all'indagine della Procura di Lanciano.
"Don Andrea e' rientrato in diocesi dopo un periodo di ritiro di un anno - spiega l'arcivescovo Cipollone - dal primo novembre e' assistente del cappellano dell'ospedale di Lanciano, don Mario, e canonico della Cattedrale di Lanciano". "Prudenzialmente" don Andrea e' stato lontano da Lanciano per un anno, prima in Umbria e poi nel suo paese in Brasile, dopo il pestaggio che subi' in una notte di ottobre dello scorso anno proprio davanti l'abitazione del giovane che lo avrebbe denunciato per violenza sessuale. Sempre "prudenzialmente", a don Andrea e' stato chiesto di non essere piu' assistente spirituale dell'associazione Legio Sacrorum Cordium, i cui incontri si tenevano nella chiesa di Sant'Agostino dove il sacerdote e' stato parroco fino all'ottobre dello scorso anno.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 2
Condividi: