Mani, ago da sellaio e filo cerato. Questi gli ingredienti dell'antidoto che contrasta la crisi occupazionale. A sperimentare la nuova ricetta e' un 'quasi' ingegnere abruzzese che, colto dalla crisi del lavoro, si e' letteralmente rimboccato le maniche per riavviare un antico mestiere: quello della selleria. Alessio Zulli, 39 anni, originario di Firenze, ma abruzzese di adozione, lavora da due anni nel suo laboratorio di Guardiagrele, con riconoscimenti e riscontri impensati sul mercato nazionale.
Zulli e' l'unico artigiano abruzzese ad essere nel novero di eccellenzeitaliane.it, associazione nazionale sotto l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Consiglio dei ministri che si prefigge di far emergere e valorizzare all'estero i punti di forza degli italiani in ogni settore. "Sono un artigiano, i miei attrezzi -dice- sono le mani, il cuore e il cervello: sono convinto che nei dettagli risieda l'anima delle cose". Cosi' si descrive l'artigiano pellettiere che ha alle spalle anni in cui, oltre alla pelletteria, approfondisce la fotografia, il design, la tappezzeria. Poi, sceglie di fare l'artigiano: pochissimi pezzi unici escono ogni anno dal suo laboratorio. "A creare ogni singola borsa, spinte dal cuore e guidate dall'intelligenza, sono le mani", sottolinea.
Cosi', Alessio Zulli e' di nuovo in pole position sull'Osservatorio dei mestieri d'arte di Firenze. "Ad essere premiata -spiega l'Osservatorio- e' sempre la sua capacita' di rendere l'artigianato attuale e di sostituire alla tecnologia l'uso delle mani, per realizzare borse che sono opere d'arte contemporanea; come nella nuova collezione 'Milano-Parigi andata e ritorno'. "La capsule collection di Alessio Zulli -fa notare- nasce dalla continua ricerca di un binomio che personifichi la forza del gusto e della moda di oggi senza mai spezzare il legame con il passato e la tradizione artigianale italiana"
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