Dalla bottega al web 2.0, dove diventa social. La creatività manuale del terzo millennio ha, infatti, conquistato gli spazi della Rete e rinverdito passioni che sembravano sopite: dal ricamo alla bigiotteria, dalla filatura della lana alla pittura, migliaia di video, tutorial e foto ogni giorno spiegano dai blog e da Facebook, Twitter e Instagram ad appassionati e neofiti tutti i segreti per praticare il social crochet, il free form o semplicemente la maglia ai ferri. Il segreto del successo di molte iniziative lanciate sui social network è che tutti possono suggerire un'idea, un'emozione, una suggestione. E i blog 'creativi' o i grupponi su Facebook diventano, in tempi di crisi, anche una preziosa opportunità di lavoro. E' il caso di Roberta Castiglione, architetto di Pescara, creatrice, insieme al compagno Roberto, del gruppo Facebook 'Social Crochet', attraverso cui ha rilanciato l'arte della lavorazione (compreso il raccolto e la filatura) della lana autoctona d'Abruzzo, una lana prodotta interamente in quella terra, da pecore di razza Sopravvissana (incrocio tra la pecora vissana e arieti Merinos spagnoli, francesi) che sono state reinserite sul territorio. ''E' un gruppo -spiega Castiglione a Labitalia- che è arrivato a quasi a 5mila iscritti. In questo gruppo si svolgono delle lezioni generalmente verso le 9 di sera ed è fondato sul meccanismo per cui, a tutorial lanciato, tutti quanti iniziano a lavorare. Dietro le quinte vengono date delle istruzioni per proseguire il lavoro. A fine serata il tutorial viene eliminato e si inseriscono le foto sugli album di Facebook dove rimangono a disposizione di tutti''.
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