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Pubblicato il 21/02/2015 09:09

Pannella riceve la laurea honoris causa a Teramo

teramo, pannella

 Il messaggio del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, quando nel pieno delle sue funzioni ha parlato del rispetto dei diritti umani, civili ma anche religiosi "non puo' essere ancora ignorato". Lo ha detto oggi a Teramo Marco Pannella nel corso del suo intervento all'Universita' di Teramo che gli ha conferito la laurea honoris causa in Comunicazione per "le sue straordinarie innovazioni introdotte nel linguaggio politico e comunicativo". 
   Il leader radicale ha fatto riferimento, in particolare, al messaggio indirizzato alle Camere nelle quali Napolitano parlava di amnistia e indulto. "Quello di Napolitano - ha osservato - e' un manifesto verso e per la democrazia. Quell'atto magistrale massimo riesce ad essere miracolosamente ignorato da tutto e da tutti. Occorre il rispetto delle legalita' e del diritto per i cittadini"

"Sono convinto e sicuro - ha proseguito Pannella - che il presidente Mattarella dovra' dire se lui e' d'accordo con chi aveva indicato obblighi per rientrare nella via giusta della legalita'. La gente deve sapere che l'atto di Napolitano non e' altro che l'atto di condanna di giurisdizioni proprie. Anche Papa Francesco - ha aggiunto il leader radicale - dovrebbe tenere presente che pure il suo predecessore Karol Wojtyla sprono' il Parlamento per amnistia e indulto. Oggi - ha osservato quindi Pannella - siamo in una situazione di antidemocrazia. Napolitano deve subito vedere accolto il suo contributo e Mattarella non puo' star zitto. Il presidente emerito ha proposto formalmente soluzioni, obblighi, indicando l'urgenza, la necessita', anche negli ultimi suoi giorni di Capo dello Stato, di uscir fuor dalla situazione nella quale a livello tecnico la Repubblica Italiana" non e' nel recinto ma "e' contro il diritto internazionale, contro la nostra Costituzione, contro i diritti umani, civili e di coscienza". 
   E' stato il rettore Luciano D'Amico ad aprire la cerimonia ricordando le fasi che hanno portato l'Ateneo a conferire l'alto riconoscimento all'uomo politico italiano. A seguire il preside della Facolta' di scienze della comunicazione Stefano Traini ha tenuto la laudatio del laureando Marco Pannella che, dopo aver ricevuto la pergamena di laurea dalle mani del rettore, ha tenuto, a braccio, la sua lezione dottorale

 "Sono stato testimone nei miei molti decenni di attivita' politica e parlamentare di quelle straordinarie innovazioni nel linguaggio politico e comunicativo di cui Marco Pannella e' stato appassionato e creativo promotore". E' quanto ha scritto il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera fatta recapitare al rettore dell'Universita di Teramo, Luciano D'Amico, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Comunicazione a Marco Pannella. La missiva e' stata letta in ateneo dallo stesso rettore tra la commozione del leader radicale. "Penso - ha scritto l'ex Capo dello Stato - che a lui piace raccogliere in questo riconoscimento anche una sorta di paradossale risarcimento per essergli stato precluso da lungo tempo, e questo come si sa e' l'oggetto di una sua costante veemente denuncia, l'accesso alla forma di piu' diffusa comunicazione, quella televisiva. Ma cio' non gli ha impedito di influenzare comunque le vicende della vita politica e istituzionale italiana, di produrre quell'unicum comunicativo che e' stato ed e' Radio Radicale, di spendersi senza risparmio e con indubbia eco negli ambienti piu' direttamente coinvolti per cause come quella del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto e ancora oggi, piu' che mai, in particolare, nella difesa dei diritti dei detenuti nel contesto di una sollecitata umanizzazione delle carceri d'Italia che dura da tropo tempo. Il mio piu' vivo augurio, dunque - conclude il senatore Napolitano - al neo laureato all'Universita' di Teramo"

 "Un atto dovuto". Cosi' il rettore dell'Universita' di Teramo, Luciano D'Amico, ha commentato il conferimento della laurea honoris causa in Comunicazione a Marco Pannella, per "le sue straordinarie innovazioni introdotte nel linguaggio politico e comunicativo". "Marco Pannella - ha detto nel suo intervento il rettore - ha introdotto delle straordinarie innovazioni nel linguaggio politico e ha consentito alla comunicazione politica di cambiare per sempre il modo di comunicare e cambiandolo ha consentito in modo significativo anche il cambiamento della politica, delle istituzioni, in qualche modo del Paese. Noi siamo solo onorati di poter conferire a Marco Pannella, nostro conterraneo, la laurea magistrale honoris causa. Un atto fortemente voluto dall'Universita', dalla Facolta' dal Senato accademico e che ha poi trovato nell'immediata adesione da parte del ministro Giannini la conferma di quanto sia voluto questo conferimento. E' un atto dovuto - ha proseguito D'Amico - perche' Pannella oltre che innovare nella comunicazione ha condotto e conduce ancora delle battaglie civili, anzi mi permetterei di definirle di civilta', che hanno profondamente modificato il modo di sentirci cittadini di questo Paese. Noi vogliamo indicare ai nostri studenti quel rigore etico, quella capacita' di decisione e quella capacita' di donarsi con una simile generosita' nelle battaglie di civilta' che Marco Pannella continua a condurre. Un esempio di impegno civile. Marco Pannella - ha quindi proseguito il rettore - ha fatto grandi cose: mi piace ricordare come con la determinazione che gli e' propria sia riuscito, a volte anche impietosamente, a distruggere tutto cio' che creava ostacolo verso l'evoluzione dei diritti. E questa capacita' di distruggere per costruire vogliamo trasmetterla ai nostri studenti auspicando che tutti possano raccogliere con la stessa energia, con la stessa determinazione questa sua capacita' che e' riuscita a far fare grandi passi avanti alla nostra comunita'. Per questo - ha concluso D'Amico rivolgendosi al leader radicale - siamo lieti di conferirti la laurea e cio' oggi ci consente di poterti annoverare tra i laureati di questa Universita'"

A Marco Pannella "gli dobbiamo una serie di riconoscenze". Cosi' il presidente della regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, nel suo intervento all'Universita' di Teramo in occasione della consegna della Laurea honoris causa in Comunicazione al leader radicale. "Lui - ha spiegato il governatore - e' stato innovativo e innovatore, dal punto di vista della soggettivita' politica e dell'oggettivita' politica. Sul piano della soggettivita' politica, in particolare, ha introdotto la comunicazione starei per dire corporale, quando cioe' lui ha dato luogo alla comparsa all'interno di quelle quadrature comunicative che erano le tribune politiche. Ha fatto si' che avesse ingresso il proprio corpo come soggetto e oggetto della comunicazione. L'imbavagliamento, per esempio. Una scelta di temi laterali al dibattito politico. A lui - ha aggiunto D'Alfonso - dobbiamo l'ingresso nell'agenda politica italiana dei diritti civili. Che cos'e' la laicita'", - si e' quindi chiesto il presidente. "Non e' semplicemente un allontanamento dalla fede o un distinguersi dalla fede ma e' invece la capacita' di distinguere i temi, di dare dimensione ai temi, di collocarli nella loro individualita'. Questo e' quello che ha saputo fare Marco Pannella quando ha saputo introdurre nell'agenda del dibattito politico nazionale la grandezza, ancorche' scavalcata, dei temi dei diritti civili. A lui dobbiamo, per esempio, il superamento delle categorie tradizionali del dibattito politico quanto alla dimensione diciamo spaziale. Con lui entra in crisi la coppia tematica destra e sinistra. Non era piu' la coppia tematica che esauriva le dimensioni materiali del dibattito politico. Si puo' definire Pannella di destra?. No. Lo si puo' definire di sinistra?. No. C'e' bisogno di un'altra categoria". 

 "A Pannella - ha proseguito D'Alfonso - si deve anche la scoperta della transnazionalita', cioe' come di una dimensione ulteriore rispetto alla nazionalita'. E' lui che organizza i congressi che mettono insieme spiriti pubblici, dimensione di pubblica opinione di questo Paese e di altri Paesi. Sempre a lui si deve, per esempio, il tema entrato nel dibattito politico oggi, 5 anni fa, 10 anni fa ma e' con lui con molto anticipo" che si dibatte sul "tema del finanziamento pubblico alla politica, come confinarlo, come sottoporlo a limiti. Lui solleva in maniera originaria e originale la questione del finanziamento della politica come una grande questione della democrazia. E' lui, poi, che ci aiuta a capire perche' c'e' un rischio per i partiti di sconfinare nella partitocrazia. A lui si deve l'utilizzo dei referendum statuiti, stabiliti nella Carta costituzionale ma e' lui se si esclude il referendum de '48 che fa in modo che l'istituto referendario diventi uno strumento di partecipazione e di democrazia materiale". Il presidente ha poi ricordato "il grande coraggio di Marco Pannella che esplose ulteriormente nel 1992 1993 quando tutte le forze politiche vennero prese dal silenziatore, dall'impaurimento. Nessuno parlava piu' quando nell'agenda politica nazionale si pose come grande dolore avvertito e patito la debolezza politica e la prepotenza di una certa funzione di accertamento della verita' delle attivita' giudiziarie. Mi piace molto - e' sempre l'intervento del presidente - quando Pannella ha anche inaugurato una forma espressiva e di democrazia attraverso il digiuno. Il digiuno che probabilmente oggi evoca il ricordo del pensiero dell'attuale Papa, o di un Papa che ha avuto i natali in Abruzzo, Celestino V. Ma il digiuno che cos'e' per Pannella?. E' il suo estraniarsi, e' una maniera per colpire radicalmente in maniera tale che il presidente della Repubblica se ne accorga. Quando per esempio lui ha posto molte volte il tema che la Rai era strumento di informazione di regime. Vedete - ha osservato D'Alfonso parlando alla platea - ogni volta lo snidamento di uno strumento in piu' per poter dare parola. Marco Pannella e' stato un liberatore di domande di liberta'. Ecco perche' e' bene che ci troviamo in una specie di celebrazione laica, ma anche di una specie di religiosita' civile perche' una comunita' vive anche di memoria, di consapevolezza, di infrastrutture, di potenza economica, ma vive anche dello stabilimento di una riflessione civile su chi ha saputo fare. Anche questo noi consegnamo alle giovani generazioni - ha commentato infine il governatore -. Ce l'ha fatta Pannella, ce la potete fare anche voi a segnare il dibattito politico, civile, culturale, scientifico nazionale". All'inizio del suo intervento D'Alfonso aveva evidenziato come "oggi si tocchi cn mano come questa Universita', che e' stata anche la mia, assume forma e consistenza di 'universitas' nella quale coltivare e realizzare la liberta' della formazione e della conoscenza. La laurea conferita a Marco Pannella viene appena dopo quello che ha fatto il Consiglio regionale quando lo ha riconosciuto Benemerito della Regione Abruzzo e le ragioni per le quali l'onore di Marco Pannella viene riconosciuto sia dalla principale assemblea parlamentare territoriale che dall'Universita' sono state dette e illustrate bene", dal rettore e dagli altri relatori. 

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