All'aeroporto d'Abruzzo, nel 2012, su 6.400 voli sono stati registrati 20 casi di ''bird strike'', ossia l'impatto tra un volatile e un aeromobile, con un leggero peggioramento, rispetto all'anno precedente, del Birdstrike risk index, ovvero l'indice di rischio, pari per il 2012 a 0,27, inferiore alla soglia di rischio dello 0,5. E' quanto si evince dalla relazione annuale sul Birdstrike in Italia, curata dall'Ente nazionale aviazione civile (Enac). Lo scorso anno non sono stati registrati, invece, impatti con esemplari di altra fauna selvatica. Gli impatti con volatili erano stati sette nel 2011 e nove nel 2010. I birdstrike, rileva lo studio, sono distribuiti su tutto l'anno con un forte aumento in estate. Tra le specie di volatili piu' coinvolte nel 2012 vi sono il gabbiano comune (20% dei casi), la civetta (10%) e la rondine (10%). All'interno dello scalo e' presente una Bird control unit, che effettua diverse ispezioni giornaliere in base agli arrivi e alle partenze. La Saga, societa' che gestisce l'aeroporto, ha promosso attivita' di formazione al personale della Bird control unit durante il 2012 e a marzo del 2013. La ''Procedura per ridurre il rischio d'impatto con uccelli e animali selvatici'' e' in corso di revisione e terra' conto del trend negativo dell'indice di rischio, delle normative del settore e delle raccomandazioni dell'Enac. Coinvolti, nelle varie attivita', anche gli enti pubblici competenti per territorio.
''Il birdstrike, per l'aeroporto d'Abruzzo - afferma il responsabile Airside della Saga, Michele Pellegrino - non e' un fenomeno preoccupante, ma e' comunque da tenere sotto controllo. La particolarita' del nostro scalo e' la vicinanza al mare e il fatto di essere in un'area di transito di specie migranti. Nei pressi dell'aeroporto, tra l'altro, c'e' una discarica e, quindi, sono numerosi i volatili, soprattutto gabbiani, che volano da e verso il mare''.
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