Intensificare le pulizie in casa e godersi al sole gli ultimi week end di bel tempo. Sono i due semplici accorgimenti della Societa' italiana di medicina respiratoria (Simer) per prevenire le allergie in inverno, soprattutto contro gli acari della polvere. "Presto verranno accesi i riscaldamenti e i moti convettivi di aria che ne conseguiranno aumenteranno la concentrazione degli allergeni degli acari della polvere nelle stanze", ha spiegato G. Walter Canonica, Direttore della Clinica delle Malattie dell'apparato respiratorio e Allergologia dell'Universita' di Genova. "Per difendersi e' consigliabile prepararsi alla stagione fredda - ha continuato - con un'accurata pulizia di ogni ambiente chiuso".
Ma l'inverno porta con se' anche un altro sgradevole regalo: la tendenza a uscire meno all'aria aperta e il conseguente minore irraggiamento della pelle, determina una diminuzione di vitamina D, potenziale difesa fisiologica contro le allergie respiratorie. Se ne parlera' al XV Congresso nazionale Simer- Fip (SocietA italiana di medicina respiratoria a Genova, 1-3 ottobre 2014), dove verra' presentato uno studio italiano che mette in correlazione allergie respiratorie, comprese rinite ed asma, e diminuzione di livelli di vitamina D nel sangue. "E' noto un rapporto tra luce e allergie", ha detto Carlo Mereu, presidente Simer e del Congresso di Genova. "In Paesi che non hanno una forte esposizione al sole - ha proseguito - la popolazione e' maggiormente soggetta alle patologie autoimmuni rispetto a chi vive in localita' piu' soleggiate". Nello studio si e' osservato che la vitamina D ha anche un'azione ormonale e in particolare interviene nella modulazione della risposta immunitaria innata ed adattativa, incluse la sensibilizzazione allergica e lo sviluppo di patologie come le malattie autoimmuni. La ricerca e' stata condottain 18 centri nazionali su 309 pazienti con allergia respiratoria. "E' stata evidenziatauna relazione significativa tra bassi livelli di vitamina D, sensibilizzazione ad allergeni perenni e insorgenza di alterazioni del sistema immunitario che possono portare a dermatite atopica", ha detto Carlo Lombardi, Responsabile dell'Unita' Dipartimentale di Allergologia, Immunologia Clinica e Malattie dell'Apparato Respiratorio della Fondazione Poliambulanza di Brescia.
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