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Pubblicato il 12/04/2015 09:09

Il fumo aumenta il pericolo tumore nel cavo orale

Sono 50 su 100 gli aquilani che rischiano il cancro al cavo orale per il piacere effimero della boccata di fumo: infatti la nicotina il pericolo-tumore piu' diffuso per bocca, lingua, gengive e ghiandole, stando al campione esaminato ieri, venerdi' 10 aprile, dagli specialisti del San Salvatore di L'Aquila, nell'ambito della giornata nazionale di prevenzione promossa dall'Aooi (associazione otoralingologi ospedalieri italiani). La meta' dei soggetti presi in esame dal reparto di otorino, di cui e' responsabile il dottor Antonio Del Signore, e' composta da fumatori, categoria in cima alla 'classifica' dei fattori forieri di insorgenza del cancro al cavo orale. L'altra meta' del campione esaminato, invece, corre un rischio-cancro per cause diverse che sono, nell'ordine: microtraumi per protesi dentarie, eccesso di alcol e dieta povera di frutta e verdura. Staccati, nella graduatoria dei pericoli di tumore, l'esposizione ai raggi solari e, limitatamente a un paio di casi, rapporti sessuali orali. Il 'focus' di ieri, negli ambulatori del San Salvatore, ha dato vita a un quadro che, in parte, cambia l'ordine canonico dei fattori di rischio. Sono infatti i microtraumi alle mucose, saliti al secondo posto della graduatoria delle insidie, al posto dell'eccesso di alcol, a introdurre un elemento nuovo, almeno nella dinamica del campione esaminato. Il problema non e' rappresentato in se' dagli apparecchi (applicati per la correzione della dentatura) bensi' dalla scarsita' dei loro controlli periodici oltreche' dalla insufficiente igiene orale personale. Il test di prevenzione, effettuato su un campione di eta' tra i 21 e gli 87 anni, ha riguardato in maggioranza femmine (55%). Oltre a fornire la mappa dei rischi, le visite hanno messo in rilievo, in 10 dei 100 casi presi in esame, sospette lesioni cancerose: una percentuale in linea con lo standard nazionale. Tuttavia, proprio perche' sospette, le presunte avvisaglie di neoplasie, di cui il solo esame clinico non puo' dare certezza, andranno confermate o smentite in laboratorio attraverso l'esame dei tessuti. E infatti le 10 persone, con presumibili indizi di malattia, sono state convocate in ospedale per i prelievi di tessuto necessari agli approfondimenti. L'affluenza dei cittadini e' andata oltre le previsioni e, grazie alla contemporanea attivita' di 3 ambulatori, le 100 persone sono state visitate in 3 ore, dalle 11 alle 14.00. L'intenso lavoro delle visite, all'interno degli ambulatori, e' stato svolto dai medici Vincenzo Corridore, Riccardo Izzo ed Enzo Iacomino

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