Dieci milioni di euro quale risarcimento danni per ingiusta detenzione. E' la richiesta che Giulio Petrilli ha chiesto al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi al quale ha inviato una lettera-istanza nella quale racchiude brevemente la sua storia, comunque nota al premier gia' dallo scorso mese di luglio. Petrilli, che attualmente si trova a Belgrado per lavoro, fu arrestato il 23 dicembre 1980 con un mandato di cattura firmato ed emesso dal pubblico ministero del Tribunale di Milano Armando Spataro (attualmente procuratore capo del Tribunale di Torino). Il reato di cui fu accusato era di partecipazione a banda armata con funzioni organizzative (Prima Linea). La sentenza definitiva di assoluzione e' stata emessa dalla Cassazione nel luglio 1989 e la detenzione di Petrilli duro' cinque anni e otto mesi. Per lui fu carcere duro, sotto regime articolo 90, piu' ferreo dell'attuale 41 bis.
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