Scende in campo Silvio Berlusconi per provare a riconciliare le due anime del partito, incontrando Angelino Alfano e Raffaele Fitto. Lo aspettavano da giorni, gli esponenti del suo partito: da lui si attende una presa di posizione sul futuro prossimo del Pdl. Da un lato, e' noto, c'e' Alfano alla testa dei 'governativi', che hanno visto la loro linea prevalere la settimana scorsa al Senato e chiedono ora un partito 'defalchizzato'. Dall'altro Fitto in rappresentanza dei 'lealisti', che invocano invece un azzeramento delle cariche interne e il congresso. Questa e' l'istanza che il deputato pugliese va in persona a esporre a Berlusconi, forte di numerose adesioni tra i parlamentari.
L'incontro inizia alle 17 e prosegue per diverse ore. Quando il faccia a faccia inizia, con il Cavaliere c'e' solo Fitto, poi arrivano anche i 'falchi' Denis Verdini e Sandro Bondi e la fedelissima Maria Rosaria Rossi. E cosi' davanti a tutti loro si ritrova Francesco Storace, il leader de La Destra, anche lui idealmente falco, che si presenta a proporre a Berlusconi di chiedere i servizi sociali al Giornale d'Italia. Nelle stesse ore, a Palazzo Chigi Angelino Alfano riceve una fiumana di parlamentari. Una quarantina in tutto, si contano in serata. E tra loro non solo i 'governativi' della prima ora, ma anche deputati e senatori inizialmente non schierati, che stanno convergendo verso il segretario. Normali incontri politici, ovvi in questo momento particolare, spiegano dall'entourage del vicepremier. E' importante in queste ore capire il 'peso' delle due anime all'interno del partito. In ambienti parlamentari torna anche a circolare l'ipotesi che Alfano scelga di lasciare l'incarico da ministro dell'Interno, mantenendo quello di vicepremier, per svolgere a tempo pieno il ruolo di segretario. Voci, per ora. Nell'attesa dell'incontro, previsto a cena, tra il Cav e il suo delfino. Ma mentre Berlusconi mette in campo tutto il suo carisma e la sua capacita' di convincimento per ricomporre l'unita' tra i suoi, ancora alta e' la tensione (tanto che nessuno se la sente ancora di escludere scissioni). Da un lato, per dire, c'e' Daniela Santanche' a sottolineare che "lo statuto di Fi non prevede la figura del segretario", dall'altro Carlo Giovanardi ad avvertire che il Pdl non va sciolto. Da un lato, Mara Carfagna a sottolineare che "i milioni di voti li ha presi Berlusconi, non Quagliariello", dall'altro Jole Santelli a ribattere che non si giustificano certe parole di chi e' stato nominato "dall'alto". E anche in Parlamento il braccio di ferro tra i pidiellini mostra i suoi riflessi suoi provvedimenti in esame. Il Cavaliere intanto ha tempo fino al 15 ottobre per decidere se chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali. Quel che e' sicuro, e' che in tanti lo vorrebbero. Da ultimo Storace, nel suo giornale: "Sulla raccolta pubblicitaria e' un professionista - dice il leader de La Destra - Purtoppo non puo' venire a fare l'editore...".
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