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HOME » L'ARIA CHE TIRA » BERLUSCONI TORNA IN SCENA E RILANCIA IL PATTO PER LE RIFORME
Pubblicato il 17/04/2014 22:10

Berlusconi torna in scena e rilancia il patto per le riforme

Resta "l'impegno" sulla riforma del Senato da parte di Forza Italia che lancia poi la 'provocazione': bisogna accelerare il varo della legge elettorale, ma forse il governo ha "paura di non avere abbastanza voti". Silvio Berlusconi torna a parlare in pubblico dell'accordo con Matteo Renzi sulle riforme. E da un lato conferma, come gia' emerso dopo la cena di lunedi' a Palazzo Chigi, che il patto del Nazareno regge. Dall'altro rilancia le sue richieste e punzecchia il premier sulle fibrillazioni interne al Pd. Ma dalle diverse anime dei Dem ottiene una risposta all'unisono: "Pensi a FI". In una conferenza stampa per le europee, Berlusconi conferma la parola data sulle riforme: FI condivide, spiega, i punti cardine della riforma e la scelta di un Senato non elettivo, mentre chiede di cambiare alcuni punti che "non condivide nella maniera piu' assoluta". Il Cavaliere insiste anche sull'elezione diretta del presidente della Repubblica: "Ho avuto modo di parlarne con Renzi", dice. Ma il premier ha spiegato piu' volte che non e' il caso di mettere altra carne al fuoco. E' dunque sulla legge elettorale che Forza Italia prova ad alzare la posta. Tant'e' che al Senato presenta un progetto di legge 'clone' dell'Italicum. Il testo, che riproduce esattamente la legge votata alla Camera ed e' stato assegnato alla commissione il 15 aprile, porta in calce le firme dei senatori di FI e cerca di sfruttare la norma del regolamento che prevede che l'esame di una proposta sottoscritta da almeno la meta' di un gruppo, debba iniziare entro un mese dalla presentazione. Dunque, entro il 15 maggio. Ben prima dei tempi previsti da Renzi: riprendere l'esame dell'Italicum dopo le europee e dopo l'approvazione in prima lettura della riforma costituzionale. Su questa tabella di marcia Renzi aveva raccolto l'ok di Berlusconi nella cena di lunedi'. Ma a soli tre giorni di distanza, il leader di FI sembra cambiare almeno in parte idea: "Insistiamo che occorre approvare la riforma elettorale al piu' presto possibile", dice. Poi, la punzecchiatura: "Forse la sinistra ha paura di non trovare nel Senato i voti sufficienti. Ci preoccupa che questo governo non ha il controllo completo del suo apparato parlamentare".


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