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Pubblicato il 21/12/2012 19:07

Mario Monti si è dimesso

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 Mario Monti si e' dimesso stasera.

"Il Presidente della Repubblica -si legge nella nota del Quirinale- ha preso atto delle dimissioni e ha invitato il governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti". Previsto nella giornata di domani un giro di consultazioni al Quirinale. "Il Capo dello Stato consultera' i Presidenti dei gruppi parlamentari nella giornata di domani". Domenica mattina alle 11 ci sara' la conferenza stampa di fine anno del premier.

 

L'ultimo impegno pubblico da premier per Monti e' stato l'incontro con gli ambasciatori alla Farnesina. Occasione in cui il Professore ha chiesto di nuovo, lo aveva gia' fatto ieri a Melfi, di non disperdere il lavoro fatto fin qui. L'azione riformatrice del governo "mi auguro possa continuare anche nella nuova legislatura, nella consapevolezza che gli interessi nazionali prescindono ovviamente dal governo in carica in quanto sono interessi permanenti", ha detto il premier.

 

Oggi alla Camera, e' andato in scena l'ultimo atto della XVI legislatura. La standing ovation per Walter Veltroni. Massimo D'Alema che gli stringe la mano e dice: "Ultimo discorso? Io non ho il carattere per certe cerimonie...". E poi le lacrime di Livia Turco. E Simone Baldelli che imita Fabrizio Cicchitto nell'ultima dichiarazione di voto della legislatura. Quindi il ministro Piero Giarda che saluta l'aula di Montecitorio cosi': "E' l'ultima occasione che abbiamo, volevo ringraziarvi della pazienza che avete avuto per le intemperanze del governo e... ci vediamo in una prossima vita". 

In questi 13 mesi, ha detto Monti incontrando gli ambasciatori alla Farnesina, e' stato condotto un percorso che ha reso "il nostro Paese piu' affidabile, piu' competitivo e attraente per gli interlocutori e gli investitori stranieri".

 

"Lo abbiamo fatto -ha spiegato Monti- attraverso una seria politica di risanamento, unita ad una serie di misure per favorire la crescita e riforme strutturali importanti come quelle del mercato del lavoro e delle pensioni e una serie di provvedimenti per aumentare la concorrenza e favorire la liberalizzazione dei servizi e delle professioni. Ed infine con il varo di una legge contro la corruzione, contro la quale dobbiamo combattere con tutte le nostre forze proprio come nel caso dell'evasione fiscale".

 

In questo anno di governo, ha aggiunto il Professore, "abbiamo dato un segnale inequivocabile che non si intende rinunciare alla moneta unica, presidio e pegno di democrazia europea, oltre che ancoraggio al benessere comune".

 

Intanto, i ministri che il presidente Monti ha salutato nell'ultimo Cdm stasera a palazzo Chigi chiedono, come fatto dal premier, che il lavoro fin qui svolto non venga disperso. "In un anno di proficua collaborazione tra governo e Parlamento sono state approvate riforme coraggiose che hanno richiesto sacrifici ai cittadini ma che consentiranno all'Italia di agganciare il treno della ripresa. E' necessario ora che questi sforzi non vadano dispersi", dichiara Giarda.

 

E il ministro Andrea Riccardi coinvolto nel nuovo progetto centrista che sara' presente alle elezioni di febbraio, guarda avanti: con Monti "si e' aperta una nuova stagione politica. Non e' una parentesi da concludere. Ma un punto da cui partire", scrive Riccardi in un editoriale su 'Famiglia Cristiana'. "Per ridare credibilita' internazionale al Paese e forza al Governo, la politica deve ritrovare la sua dignita'. Il futuro Governo -scrive Ricacrdi- non sara' di tecnici, ma di politici. E' l'occasione per compiere i tagli auspicati alle spese della politica. Non e' demagogia, ma sintonia con un Paese in difficolta'. C'e' bisogno poi di un nuovo rapporto tra la politica e il Governo da una parte e, dall'altra, gli italiani: una comunicazione fondata non sull'emotivita', ma sulla sincerita'. Questa e' stata la comunicazione di Mario Monti".

 

"Il grande rischio -scrive Riccardi- ora e' che una campagna elettorale emotiva e aggressiva faccia dimenticare che un'altra politica e' possibile. Non sono prediche inutili, come diceva Luigi Einaudi, un grande italiano, primo presidente della Repubblica. In una situazione cosi' grave bisogna lavorare al bene comune dell'Italia. A febbraio gli italiani voteranno: a loro e' la scelta della guida del Paese nella prossima legislatura, un tempo in cui davvero si traccera' il profilo dell'Italia di domani", conclude. 

Monti ha chiesto dunque alle forze politiche di non disperdere il lavoro fatto fin qui. Oggi alla Camera c'e' stato il via libera alla legge di stabilita' e quindi al decreto sulle elezioni, su cui ieri si era consumato l'ultimo scontro della legislatura. Oggi, si e' arrivati ad un'intesa. Il decreto e' passato al Senato e i lavori sono ancora in corso a palazzo Madama.

A Montecitorio ci sono stati addii di 'peso'. D'Alema e Veltroni, innanzittutto, che non si ricandideranno. Gli altri nel Pd se la giocheranno con le primarie. Non tutti. E quelli che sanno gia' di essere stati inseriti nel listino bloccati si riconoscono dall'aria distesa. Come Paola Concia che dovrebbe avercela fatta. Per quanto riguarda le altre forze politiche le incertezze sono ancora maggiori.

Non si sa quali e quante liste ci saranno sia per quanto riguarda i centristi che Pdl e Lega.

 

L'organizzazione delle coalizione per le politiche di febbraio e' ancora in divenire ma Silvio Berlusconi ha gia' lanciato il Pdl in piena campagna elettorale. Interventi televisivi e radiofonici a tappeto. Anche oggi il Cavaliere e' tornato ad attaccare Monti. Se il premier diventasse "il capetto di tanti partitini" si giocherebbe la possibilita' di essere eletto al Colle. "Io credo certamente di si' perche' al Quirinale deve essere eletto qualcuno che possa garantire a tutte le parti in causa un'assoluta equanimita'".

 

L'Ufficio Stampa del Quirinale comunica il calendario delle consultazioni del Presidente della Repubblica a seguito delle dimissioni del Governo Monti 

 

Sabato 22 dicembre 2012 

 

Ore 10.00 Presidente del Gruppo parlamentare Il Popolo della Liberta' del Senato della Repubblica: Sen. Maurizio Gasparri Presidente del Gruppo parlamentare Popolo della Liberta' della Camera dei Deputati: On. Dott. Fabrizio Cicchitto 

 

Ore 10.30 Presidente del Gruppo parlamentare Partito Democratico del Senato della Repubblica: Sen. Dott.ssa Anna Finocchiaro Presidente del Gruppo parlamentare Partito Democratico della Camera dei Deputati: On. Avv. Dario Franceschini 

 

Ore 11.00 Presidente del Gruppo parlamentare Unione di Centro, SVP e Autonomie (UnioneValdotaine, MAIE, VersoNord, Movimento Repubblicani Europei, Partito Liberale Italiano, Partito Socialista Italiano) del Senato della Repubblica: Sen.

Avv. Gianpiero D'Alia Presidente del Gruppo parlamentare Unione di Centro per il Terzo Polo della Camera dei Deputati: On. Dott. Gian Luca Galletti 

 

Ore 11.20 Presidente del Gruppo parlamentare Per il Terzo Polo ApI-FLI-Centro Democratico (ApI-FLI-Centro Democratico) del Senato della Repubblica: Sen. Francesco Rutelli Presidente del Gruppo parlamentare Futuro e Liberta' per il Terzo Polo della Camera dei Deputati: On. Dott. Benedetto Della Vedova.

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