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Pubblicato il 31/03/2015 10:10

Nasce Area Popolare, Alfano presidente e Cesa è il segretario

Angelino Alfano e Lorenzo Cesa hanno presentato alla stampa a Montecitorio Area Popolare, "start up del centrodestra del futuro". Non ancora un soggetto politico con un proprio simbolo (ma per le regionali sono allo studio bozzetti provvisori, con la scritta Area Popolare sopra alle sigle Ncd-Udc) ma un'associazione che punta a riunire i moderati italiani e a diventare una concreta alternativa politica al Pd e all'estremismo leghista. Da piu' di un anno e mezzo Alfano e Cesa lavorano al progetto, e hanno progressivamente ceduto quote di sovranita', per dare vita al cantiere del Ppe italiano. Prima dell'estate l'appello "per una costituente neo-popolare" e diverse riunioni tra Alfano, Cesa e Mario Mauro, inizialmente socio fondatore, che poi se n'e' andato sbattendo la porta ed accusando gli altri di "fare i reggicoda di Renzi". La "road map" per la reunion dei moderati ha avuto un momento essenziale nella nascita di gruppi parlamentari unici, a dicembre scorso, per poter incidere con la forza dei numeri sulle scelte del premier Matteo Renzi. Non e' mai stata in predicato la semplice fusione di sigle di partito (e infatti ad oggi Ncd ed Udc restano giuridicamente in vita) ma l'accordo politico, costruito da una base parlamentare e aperto a mondi esterni, per dare una casa comune ai moderati italiani, con un manifesto programmatico incardinato sui loro valori. In attesa di capire che peso avra' in futuro Area Popolare, ad oggi i parlamentari Ncd sono circa una ottantina. Al Senato e' stato gia' scelto un nuovo capogruppo, Renato Schifani. Alla Camera l'attuale presidente dei deputati, Nunzia De Girolamo, dovrebbe essere sostituita dall'ex ministro, Maurizio Lupi. E Alfano, che nulla ha fatto in questi giorni per nascondere il disaccordo sulla linea politica anti-renziana della De Girolamo, oggi ha confermato: "Con tempi e modi che definiremo, anche alla Camera si valutera'. E vedremo come finira'...". Si dara' vita ad un coordinamento nazionale (embrione del nuovo soggetto politico) al quale progressivamente Ncd ed Udc cederanno quote di sovranita', fino alla convocazione di un congresso entro un anno. Ci saranno anche un tesoriere ed un ufficio politico di sei persone. Le regionali saranno il primo banco di prova (e ovunque, ma non in Puglia, Ap avra' liste e candidati comuni). "La nostra strategia e' quella di fare accordi e patti federativi con le realta' locali - spiega Alfano - oggi noi siamo gli unici che si uniscono, mentre altri, nel Pd e in FI, non fanno che dividersi. La Francia ci insegna molto: l'Ump era una lista federativa di movimenti moderati francesi. E oggi Sarkozy stravince e fa scomparire la destra lepenista".

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