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Pubblicato il 26/02/2014 23:11

Nomine Sottosegretari, Renzi a caccia della quadratura

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Restano diverse limature da attuare nella lista dei sottosegretari del Governo di Matteo Renzi. Limature che porterebbero la convocazione del Cdm per le nomine ad uno slittamento a giovedi' sera o, addirittura, a venerdi', con una riunione unica che, oltre alla lista di viceministri e sottosegretari, sara' chiamata a stabilire anche i provvedimenti per sanare la decadenza del dl Salva Roma. Il numero complessivo, comunque, si aggira attorno alle 45 figure tra viceministri e sottosegretari. In quota Pd - circa 25 unita' - viaggiano verso la conferma Lapo Pistelli agli Esteri e Pier Paolo Baretta all'Economia, cosi' come Sesa Amici che, assieme a Sabrina De Camillis potrebbe affiancare Maria Elena Boschi ai Rapporti con il Parlamento. Verso la conferma anche Giovanni Legnini (che potrebbe tenere la delega all'Editoria o 'traslocare' in via XX Settembre) e Erasmo D'Angelis, che tuttavia potrebbe essere trasferito dal ministero delle Infrastrutture. Tra i probabili nuovi ingressi, sempre in fila dem, si fanno da giorni i nomi di Emanuele Fiano all'Interno e dei renziani Simona Bonafe', David Ermini e Matteo Richetti. Nella rosa dei possibili sottosegretari sembra essere entrato anche Bruno Tabacci, del centro democratico. In salita le quotazioni del presidente del Consiglio comunale di Firenze, Eugenio Giani, Tra gli outsider, restano in gioco Ivan Scalfarotto (all'Istruzione) e Antonello Giacomelli (all'Editoria o alla Cultura) con un possibile ritorno anche di Cecile Kyenge. Ancora in bilico, invece, la nomina di un esponente della corrente lettiana del Pd. L'equilibrio tra le varie anime della maggioranza resta non facile e cio' dipende anche dai malumori interni emersi in queste ore in seno a Ncd (la sua 'quota' varia tra 7 e 10 tra viceministri e sottosegretari), alle prese con correnti 'territoriali' e con l'eventuale sostituzione di Enrico Costa (dato alla Giustizia) come capogruppo alla Camera, ruolo per cui e' in lizza Nunzia De Girolamo. Da qui la riunione dei gruppi convocata in serata da Alfano, con l'obiettivo di raggiungere un chiarimento interno e proporre cosi' una lista a Graziano Delrio, Lorenzo Guerini e Luca Lotti, i tre fedelissimi del premier che si occupano del dossier. Diverse potrebbero essere le conferme, tra gli alfaniani: da Luigi Casero all'Economia a Gioacchino Alfano alla Difesa. E alla Difesa potrebbe approdare anche il generale Domenico Rossi in quota Per l'Italia rispetto alla quale, tuttavia, restano alcuni nodi da sciogliere. "Contatti" tra Delrio e Pi si sarebbero avuti anche oggi, con il nome di Mario Mauro che resta in lizza - con Sandro Gozi e Enzo Moavero - per la delega all'Ue (alla Farnesina o a Palazzo Chigi), Mario Giro verso la conferma agli Esteri e Angela D'Onghia come possibile outsider. Nell'Udc restano alte le quotazioni di Roberto Rao alla Giustizia cosi' come quelle di Benedetto Della Vedova (Sc) all'Economia. La rosa, pero', e' ancora incompleta. Con un punto interrogativo in piu', quello legato alla presenza di donne, che per Renzi deve essere, ad ogni modo, cospicua

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