"L'anno 2013 si chiude con la diminuzione delle tasse, la ripresa della crescita (l'Istat certifica oggi l'aumento della fiducia da parte delle imprese) e il crollo dello spread che non e' un numero astratto da giocare al Lotto ma la variabile da cui dipende la spesa per interessi sul debito pubblico che ogni giorno brucia i sacrifici degli italiani". Lo dichiara il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello. "Meno spread - prosegue - significa meno interessi, meno spesa e risorse in piu' da destinare all'abbattimento della pressione fiscale: e' il valore economico della stabilita'. Questi risultati non vanno dispersi. Proseguendo su questa strada - conclude Quagliariello - il governo deve ancor piu' accelerare, per mettere in salvo e far ripartire il Paese nel 2014 e poi riaprire una fisiologica competizione politica fra schieramenti alternativi".
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