"Le elezioni regionali riserveranno delle sorprese. E sono convinto che quando Renzi perderà l'etichetta del vincente, il suo partito gli si rivolterà contro. La vedo male per il governo". Lo afferma Silvio Berlusconi in una intervista al Tempo: "Renzi credeva che le elezioni regionali sarebbero state una passeggiata. Giorno dopo giorno il clima cambia. Vedo Renzi più nervoso e meno sicuro: sa che dalle urne potrebbe uscire per lui, come per Occhetto nel 1994, una sorpresa dolorosa", che "aprirebbe una 'notte dei lunghi coltelli' nel Pd. Tutti coloro che non hanno mai amato Renzi, ma lo hanno sopportato perché vincente, per paura o convenienza, non perderebbero l'occasione di prendersi una rivincita. Dubito che il Governo sopravviverebbe a un regolamento di conti che sarebbe melodrammatico".
Prima i cuscini spariti dalla poltrona, poi un sottopancia 'galeotto' con il nome dell'ospite precedente, e a furia di parlare di Berlusconi finisce che Matteo Renzi ne accenna l'imitazione, sempre in studio a Virus su Rai2. "Mi consenta, Porro...", intona infatti il presidente del Consiglio con l'inconfondibile calata del leader FI, rispondendo al conduttore che pronostica le critiche del giorno dopo sul conteggio delle interruzioni ai due ospiti.
Finale autoironico, con ripetizione del 'mi consenta', quando Renzi affetta stupore per quello "stai sereno", e per la sua successiva valenza, a Enrico Letta. La medesima esortazione tocca a Porro, con il leader Pd che, sempre sul filo dello scherzo, precisa: "Ma a lei dico 'stia sereno', con il congiuntivo"
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