Calo tasse si parte. Ma non subito. Il Cdm approva infatti un 'atto di indirizzo' che, nelle intenzioni di Matteo Renzi, portera' il prossimo 27 maggio, giorno di buste paga, a contare circa 80 euro in piu' per i redditi piu' bassi (sotto i 1.300 euro). Un effetto (incluso il taglio del governo Letta) che portera' ad uno 'sconto' Irpef per i redditi piu' bassi di circa 1.000 euro l'anno. Con l'obiettivo di rilanciare i consumi interni e quindi l'economia. Un intervento che e' 'coperto' - conferma anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan - e che soprattutto viene realizzato all'interno dei vincoli europei utilizzando anche ''con parsimonia'' quel margine di deficit-Pil che dal 2,6% porta a ridosso del 3% ma senza superarlo. Si rimetterebbe cosi' in moto l'economia senza temere di incorre nelle ire di Bruxelles (la procedura per deficit eccessivo). Ma il taglio non si ferma qui con, a sorpresa, anche un intervento che abbattera' il 10% dell'Irap per le imprese. E le bollette. Ma per questo ultimo intervento si ricorrera' all'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (dal 20 al 26%). Senza toccare i titoli di Stato. ''No Bot'', sintetizza Renzi. Quello sull'Irpef sara' quindi un intervento che mobilitera' circa 10 miliardi di euro e sara' a favore di circa 10 milioni di lavoratori che vedranno concretamente l'effetto il prossimo 27 maggio. Quando anche le amministrazioni saranno in grado di integrare della somme le buste paga. E la copertura? Molte le voci: innanzitutto l'uso ''parsimonioso'' del margine di deficit: 0,4 punti tra il 2,6 e il 3% che sarebbero all'incirca 6 miliardi (1,6 miliardi ogni 0,1 punti). Poi ci sono i risparmi dello spread piu' basso (''se lo calcoliamo a 200 punti - dice Renzi - c'e' un margine di 2,2 miliardi''). Ci sono poi i fondi che arriveranno dalla spending review. Il commissario Carlo Cottarelli oggi ha parlato di circa 3 miliardi. Renzi spiega che e' ''giustamente'' un cifra ''prudente'' ma che potra' arrivare fino a 7 miliardi. Insomma le coperture possibili supererebbero addirittura l'impegno dei 10 miliardi. Consentendo dunque di fare un intervento 'sereno' restando all'interno dei vincoli Ue. Sul fronte delle imprese due le buone notizie: il taglio del 10% dell'Irap (meno contento sara' chi vedra' aumentare le tasse sulla sua rendita finanziaria) e l'abbattimento delle 'bollette' per 1,4-1,5 miliardi (il 10% sui livelli attuali). Insomma Renzi lancia la sfida del taglio alle tasse e invita tutti ''santommasamente'' a verificare se a maggio il taglio ci sara' o meno.
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