Sono state poco meno di una per ogni abitante le dosi di medicinali consumate, in media, nel 2012 nell'ambito dell'assistenza convenzionata. Dal Rapporto nazionale su "L'uso dei farmaci in Italia", redatto come ogni anno dall'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali e presentato questa mattina presso la sede dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), infatti, si evince che tali dosi sono state in media 985 ogni mille abitanti, il 2,3% in piu' rispetto all'anno precedente. Le confezioni consumate nel 2012 sono state, invece, 1 miliardo, pari a 18,4 confezioni pro capite (lo 0,6% in piu' rispetto al 2012).
Nell'ambito dell'assistenza territoriale complessiva, pubblica e privata, sono state dispensate 1,8 miliardi di confezioni, lo 0,4% in meno rispetto al 2011; una riduzione determinata principalmente dalla riduzione delle confezioni dei farmaci in classe C con ricetta (-6,0%) e di automedicazione (-6,7%). Al contempo, si e' registrato un considerevole incremento delle confezioni di farmaci di classe A acquistate privatamente dal cittadino (+16%). Osservando le principali componenti della spesa farmaceutica convenzionata del 2012 si evidenzia, rispetto al 2011, un lieve incremento dei consumi (+0,6%), una forte riduzione dei prezzi (-8,4%) e un leggero spostamento dei consumi verso farmaci con prezzo piu' elevato (+0,7%). Nel complesso della popolazione, si legge infine nel rapporto, la prevalenza d'uso e' stata pari al 61%, con i piu' alti livelli nella popolazione pediatrica e nella popolazione anziana: la meta' dei bambini ed oltre il 90% della popolazione anziana, con eta' superiore ai 75 anni, ha ricevuto, infatti, almeno una prescrizione durante l'anno.
Gli anziani si confermano i piu' grandi consumatori di farmaci in Italia: un paziente over 74 consuma farmaci 22 volte piu' della media, e spende 8 volte di piu'. Tuttavia si riscontrano ancora bassi livelli di aderenza, meno del 50 per cento, specialmente per i farmaci utilizzati per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie, i farmaci antidepressivi, i farmaci per l'ipercolesterolemia e i farmaci per l'osteoporosi. Sono i dati contenuti nel rapporto Osmed sul consumo dei farmaci in Italia presentato dall'Aifa.
Dal Rapporto emerge che gli individui con eta' superiore a 64 anni assorbono circa il 54% della spesa della popolazione generale, e tale incidenza supera il 60% se si considerano i consumi. Un paziente anziano (con eta' superiore ai 74 anni) presenta consumi e spesa rispettivamente 22 e 8 volte superiori a quelli di un paziente con eta' compresa tra i 25 e i 34 anni. Quasi la totalita' degli individui con eta' superiore ai 74 anni ha ricevuto almeno una prescrizione nel corso dell'anno, in corrispondenza di una prevalenza d'uso (quota di pazienti che hanno ricevuto almeno una prescrizione nel corso dell'anno) superiore al 90%; mentre nella popolazione generale e' stata riscontrata una prevalenza d'uso pari al 61%. Dall'analisi sull'appropriatezza d'uso dei farmaci, proposta nella sezione 4 del Rapporto, emerge che l'aderenza al trattamento (farmaci antiipertensivi, ipolipemizzanti, farmaci per l'asma e la BPCO, farmaci antidepressivi, farmaci antidiabetici, farmaci per l'osteoporosi) e' piu' alta nella popolazione anziana. Inoltre, dall'analisi dei profili prescrittivi nella medicina generale, emergono elevati livelli di inappropriatezza sull'uso di antibiotici nella popolazione anziana; il 56% dei pazienti con eta' compresa tra i 66 e i 75 anni con diagnosi di influenza e' stato trattato con antibiotici rispetto al 24% dei pazienti con eta' inferiore ai 45 anni. E' necessario, quindi, continuare a monitorare e promuovere l'appropriatezza d'uso dei farmaci nella popolazione anziana, per ottenere una maggiore aderenza al trattamento e ridurre gli eventi avversi da interazione tra farmaci.
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