Più del 60% degli studenti intervistati ritiene sia più facile per i bulli attaccare le proprie vittime su internet. Per il 63% degli intervistati il web e i social network favoriscono atti di bullismo mentre il l 32% degli studenti ha menzionato il cyber bullismo come la forma più recente di bullismo. E' quanto emerge da una ricerca condotta su 2000 studenti delle scuole medie di Roma, Lampedusa, Olbia e L'Aquila condotta da Istituto di Ortofonologia, Stop al Bullismo e Wwe, società di programmi tv di intrattenimento, che ha tra l'altro, promosso la campagna globale "Be a STAR" (sul sito www.diregiovani.it/beastar). Tra i principali risultati della ricerca: Il 99% dei ragazzi è consapevole dell'esistenza del bullismo attraverso la scuola (45%) e la TV (44%): il 76% di loro comprende chiaramente il significato del bullismo; il 42% ritiene che i bulli siano persone fragili e insicure che diventano aggressive in reazione al proprio carattere; il 40% pensa che un bullo sia stato a sua volta vittima di bullismo; il 44% ritiene che il bullismo si verifichi nella maggior parte dei casi attraverso un abuso fisico e verbale; il 10% ha dichiarato di non sentirsi in grado di valutare se è stato o meno vittima di atti di bullismo; 100 studenti su 2000 (pari al 5% degli intervistati), protetti dall'anonimato, hanno chiaramente dichiarato di essere vittima di atti di bullismo più di una volta a settimana; il 23% ha affermato che la presa di coscienza è il miglior modo per affrontare il bullismo; il 60% dei ragazzi intervistati sarebbe pronto a schierarsi dalla parte di un amico o un compagno di classe vittima di bullismo
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