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Pubblicato il 19/11/2013 23:11

Buone notizie per gli hotel delle città d'arte

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In controtendenza Pescara rispetto al 2012

Ottimismo diffuso nelle grandi citta' d'arte (Venezia, Firenze, Roma), e anche in buona parte dell'offerta alberghiera italiana. L'andamento di ottobre 2013 migliora rispetto al 2012 e il movimento dei viaggiatori aumenta. Si comincia a pensare che la fine della crisi sia vicina. E' il quadro che fornisce Italian Hotel Monitor, il quale ricorda che ottobre e' un mese nel quale storicamente si concentra il maggior numero di eventi, manifestazioni, fiere, congressi e workshops. Secondo i dati raccolti da Italian Hotel Monitor l'andamento generale risulta positivo con qualche segno negativo per citta' come Verona (-4,1 punti dell'indice di occupazione camere e un -4,9 di prezzo medio giornaliero). Non va bene nemmeno per Bari - 2,3 di occupazione camere e 2,5 di prezzo medio giornaliero. In calo rispetto a ottobre 2012 anche Bolzano, Modena Rimini,Pescara, Palermo e Cagliari, ma complessivamente per la maggioranza degli alberghi delle 45 citta' monitorate il mese e' andato meglio del previsto. La rilevazione periodica Trademark Italia evidenzia da un lato un aumento dell'indice di occupazione camere degli alberghi italiani e dall'altro un prezzo medio camera, che per la categoria upscale (4 stelle) si attesta a 117,24 euro. Il dato e' praticamente identico (117,34 euro) a quello del 2012. Performance eccezionali segnalano le citta' d'arte e d'affari in termini di occupazione camere: Firenze sfiora l'87%, Roma supera l'80% Venezia, Milano e Genova ottengono il 77%. Sul gradino piu' alto della classifica di ottobre si colloca Firenze, citta' leader di mercato in crescita progressiva, nella quale una quarantina di hotel superano il 90% di occupazione camere. A Milano il prezzo medio scende da 139 euro del 2012 a 133 euro di ottobre 2013 (-5,9 punti). Gli alberghi delle citta' d'affari sono spesso "ostaggi" delle online travel agency (OTA) - sottolinea lo studio - dalle quali ottengono rassicuranti quantita' di prenotazioni ma anche prezzi piu' bassi, con commissioni che spesso mettono in pericolo la remunerativita'. Le citta' turistiche risentono meno del carico delle commissioni delle OTA. In un mese come questo vince chi ospita clienti indipendenti negando alle OTA grandi disponibilita' di camere. Dal Monitor emerge anche che gli albergatori individuali e le catene che tentano strade di marketing alternative, nonostante i rapporti conflittuali con l'intermediazione, stanno diminuendo. In ottobre 2013 gli hotel a 3 stelle ottengono mediamente un'occupazione camere del 63,6% e un prezzo medio Iva e breakfast compresi di 67,37 euro. Il panel prevede un andamento negativo per il mese di novembre 2013 rispetto allo stesso mese del 2012.

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